Per portare Internet nelle aree scoperte sono molto meglio i palloni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-01-2017]
Nel 2014, Google aveva acquisito Titan Aerospace, una startup specializzata nella costruzione di droni a pannelli solari, in grado di volare per lunghi periodi e ad alta quota.
L'idea era di utilizzare droni capaci di volare indefinitamente per portare la connettività a Internet in tutte quelle zone non raggiungibili facilmente dai mezzi tradizionali.
Poi però è arrivata Alphabet, e con essa un piano di ristrutturazione volto a cancellare i progetti meno realizzabili o poco redditizi.
Fedele a questo programma, Alphabet nel tempo ha cancellato Google Fiber e i piani di costruzione di veicoli autonomi. Ora la scure cala sui droni.
I problemi riscontrati negli anni, a partire dall'incidente del 2015 in cui un drone si schiantò al suolo fino alle difficoltà del montaggio delle apparecchiature per la connettività 5G, hanno convinto Alphabet che la strada dei droni è sempre meno percorribile.
Come ti colleghi a Internet da casa? Confronta i risultati con quelli del sondaggio precedente (2012-2013). | |||||||||||||||||||||||||||
|
Così la holding ha chiuso il gruppo Titan e ha informato i circa 50 dipendenti della necessità di trovarsi un altro lavoro sempre all'interno di Alphabet/Google.
Alcune di queste persone sono già confluite nel team del progetto Loon, che punta a diffondere la connettività non tramite droni ma tramite palloni aerostatici.
Stando a quanto dichiarato da Jacquelyn Miller, dirigente della divisione Google X, «allo stato attuale la fattibilità economica e tecnica del progetto Loon costituisce una via molto più promettente per connettere le zone rurali e lontane».
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Gladiator