Il malware per Android che danneggia gli smartphone

Lo stress subito dai componenti elettronici è tanto grande da guastarli.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-12-2017]

malware android loapi

Un malware, se ben progettato, può fare danni seri: compromettere il funzionamento di un sistema, per esempio, o rubare l'identità degli utenti infettati.

Tuttavia, i danni diretti sono generalmente immateriali: è vero che il furto d'identità può anche portare a conseguenze nella vita concreta, ma il malware in sé di solito non agisce sul mondo fisico.

L'eccezione alla regola è il malware che Kaspersky ha chiamato Trojan.AndroidOS.Loapi (o solo Loapi, per semplicità).

Sviluppato per infettare i dispositivi con Android, ha come scopo principale il mining di criptovalute (Monero, in questo caso) ma, grazie alla sua natura modulare, può anche visualizzare pubblicità a schermo, gestire gli Sms, usare il dispositivo per lanciare attacchi DDoS, iscrivere l'utente a servizi a pagamento e molto altro ancora.

La vera pericolosità di Loapi, che si diffonde tramite app che lo contengono e che all'apparenza funzionano regolarmente, sta in due peculiarità.

La prima deriva dal fatto che, dopo essersi installato sullo smartphone o sul tablet attraverso l'app apparentemente innocua, Loapi chiede di farsi dare i diritti di amministratore, ripetendo continuamente la richiesta sino a che l'utente cede.

Se però in seguito l'utente rimuove detti privilegi, allora il malware attiva una sorta di autodistruzione, bloccando il dispositivo.

Sondaggio
Hai cambiato fornitore di banda larga (ADSL o fibra ottica) negli ultimi 5 anni?
Sì, una volta
Sì, più di una volta
No, ma lo farò nei prossimi 12 mesi
No, e non lo voglio fare

Mostra i risultati (1935 voti)
Leggi i commenti (5)

La seconda peculiarità è anche più grave. A causa dell'intenso lavoro cui sottopone il dispositivo, Loapi è in grado di causare danni fisici.

L'attività di estrazione delle criptovalute è così intensa da causare stress ai componenti elettronici e, nelle prove condotte da Kaspersky, si è tradotta in un guasto irreparabile alla batteria: dopo due giorni dall'installazione del malware la batteria s'è gonfiata, deformando la cover posteriore dello smartphone di test.

Le fotografie qui sotto, scattate dal personale di Kaspersky, sono la dimostrazione dei danni causati.

kaspersky malware loapi

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (1)

Ma ad un utonto anche medio non viene il dubbio che qualcosa non vada dal momento che viene fatta continuamente una richiesta che mai un'app corretta si permetterebbe di fare... :? Leggi tutto
26-12-2017 11:32

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Fidanzati sospettosi o inguaribili diffidenti, qual è la vostra arma preferita tra quelle che Facebook mette a disposizione di voi gelosoni per controllare il vostro partner?
I cuoricini in bacheca: un segno per far sentire sempre e dovunque la propria presenza, nonché un espediente per marcare il territorio del partner.
L'applicazione "Chi ti segue di più?": bisogna convincere il partner a usare questa applicazione (apparentemente innocua) per scovare eventuali vittime da annotare sulla propria black list.
Facebook Places: permette di taggare compulsivamente il partner e rendere noto al mondo intero il fatto che lei e il suo lui si trovano sempre insieme.
L'auto tag nelle foto: indispensabile strumento per essere certi di ricevere notifiche qualora un'altra persona osasse commentare o piazzare "Mi piace" alle foto del/della partner.
I commenti minatori: il simpatico approccio ossessivo-compulsivo verso chi tagga il partner o ne invade la bacheca. Di solito consiste in un discreto: "Che bello il MIO amore!"
Il profilo Facebook in comune: un unico profilo scoraggia anche il più audace dei rivali dal tentare un approccio.
La password nota al partner: Della serie: "Amore, se non mi nascondi niente allora posso avere la tua password?". Nessun messaggio di posta, commento o notifica è al sicuro.
Il tasto "Rimuovi dagli amici": una volta in possesso della password del partner, qualsiasi rivale dalla foto profilo provocante o la cui identità è sconosciuta verrà subito rimosso dagli amici.
La trappola: spacciandosi per il partner (password nota), si inizia a contattare i presunti rivali e testare le loro intenzioni con domande e allusioni per far cadere in trappola anche i più astuti.
Il Mi piace minatorio: post, foto, tag, nuove amicizie sono regolarmente marchiati da un Mi piace del partner. Dietro una parvenza di apprezzamento, dimostrano quanto in realtà NON piaccia l'elemento.

Mostra i risultati (437 voti)
Novembre 2025
App di autenticazione e chiavi hardware, anche di scorta
Resuscitare l'aspirapolvere smart ucciso da remoto dal produttore
AGCOM, ecco la lista dei siti porno che richiederanno la verifica dell'età: si parte il 12 novembre
Ottobre 2025
Microsoft Azure in crisi: il disservizio ha fermato le Poste, Starbucks e il Parlamento scozzese
Anche Aranzulla teme la IA: il calo del traffico è reale e coinvolge tutta l'editoria digitale
Oltre 2.000 pacchi Amazon scomparsi scovati dai Carabinieri in un magazzino nel milanese
La pasta termica che corrode il metallo e "fonde" insieme dissipatore e CPU
Pericolo! Stampante nuova!
Internet delle cose, dobbiamo abituarci alla morte
L'OS di Commodore per gli orfani di Windows 10: OS Vision 3.0, cuore Linux ed estetica retro
Guida autonoma in 60 città italiane: Italia primo laboratorio europeo per i test
Infotainment in auto, nuove regole: i veicoli smart dovranno avere un'autoradio FM/DAB+
Mozilla introduce Firefox VPN: navigazione cifrata nel browser. Privata e gratuita
Windows 11 25H2: debutta il menu Start con layout dinamico e integrazione con lo smartphone
DAZN chiede 500 euro di risarcimento a 2000 utenti già multati per pirateria. E minaccia cause
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 5 novembre


web metrics