Non a tutti piace il modello a sottoscrizione di Microsoft 365.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-09-2020]
Sembrava che ormai la strada fosse segnata e che anche per Microsoft l'epoca delle applicazioni "eterne" fosse ormai finita, a tutto vantaggio di quelle in abbonamento.
Invece, in un post pubblicato sul blog ufficiale e che parla di Exchange Server, Microsoft ha lasciato intendere che ci sia spazio per almeno ancora una versione "tradizionale" di Office.
Accanto a Microsoft 365 - la suite che prevede il pagamento di un canone mensile - Microsoft rilascerà quindi nella seconda metà del 2021 una versione di Office con licenza perpetua, ossia da pagare una sola volta. Prenderà probabilmente il nome di Office 2021 o Office 2022.
L'annuncio è strano per due motivi. Intanto è "seppellito" all'interno di un post il cui argomento principale è un altro. Poi, sappiamo che già da tempo Microsoft tende a scoraggiare l'acquisto della suite con licenza perpetua, spingendo invece per Microsoft 365.
Qualcuno si deve essere accorto che esiste un esercito di utenti domestici che non ha bisogno di funzioni avanzate o continuamente arricchite, ma si limita a usare Word o Excel per scrivere semplici documenti di testo (dalla tesina al curriculum) o tenere i conti di casa.
Per tutti costoro sostenere un abbonamento è una spesa inutile ed eccessiva: se non avessero accesso a un'offerta con licenza permanente potrebbero essere tentati di rivolgersi alla pirateria di versioni più vecchie, oppure considerare alternative come LibreOffice e scoprire che sono più che sufficienti per le loro esigenze.
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