Gli oltre 4.000 computer di Nordic Choice Hotels stanno già affrontando la migrazione, in nome della sicurezza e del risparmio.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-01-2022]
Lo scorso 2 dicembre la catena alberghiera Nordic Choice Hotels, che gestisce oltre 200 hotel in Europa settentrionale, è rimasta vittima di un attacco ransomware.
Il malware Conti, lo stesso che in novembre aveva colpito la San Carlo, riuscì a crittografare parte dei sistemi interni, impedendo così la consultazione delle prenotazioni e creando problemi con le chiavi elettroniche delle stanze.
Si capisce come una situazione del genere sia disastrosa non soltanto dal punto di vista della gestione immediata dell'emergenza che si viene a creare ma anche dal punto di vista dell'immagine della catena. È necessario pertanto che l'accaduto non si ripeta.
Con un comunicato stampa Nordic Choice Hotels ha annunciato una decisione drastica che l'aiuterà a raggiungere lo scopo: tutti i suoi computer stanno passando da Windows a Chrome OS, il sistema operativo sviluppato da Google e basato su Gentoo Linux.
L'idea era in effetti già nell'aria da qualche tempo e un progetto pilota era già stato condotto a termine con successo, ma l'attacco di dicembre ha convinto i manager ad accelerare i tempi avviando immediatamente la migrazione, che è stata facilitata dall'uso dello strumento CloudReady.
«In meno di 24 ore, il primo hotel stava già funzionando nell'ecosistema Chrome OS di Google. E, nei due giorni seguenti, 2000 computer in 212 alberghi di cinque nazioni hanno affrontato la migrazione» ha raccontato la catena.
Altri 2.000 computer passeranno prossimamente da Windows a Chrome OS e l'intera operazione ha lo scopo complessivo, oltre che proteggere dai malware progettati per Windows, è consentire un buon risparmio di denario.
Nordic Choice conta infatti che il passaggio le eviti di spendere 60 milioni di corone norvegesi (oltre 6 milioni di euro) poiché le risorse hardware richieste da Chrome OS sono inferiori a quelle richieste da Windows: la transizione consentirà di continuare ad adoperare computer che non sarebbero più adatti al sistema di Microsoft, e certamente non sarebbero compatibili con Windows 11, anziché comprare nuovi PC.
Gli autori dell'attacco di dicembre, intanto, sono rimasti del tutto a bocca asciutta. Dato che la catena di alberghi ha preferito dar immediatamente il via alla migrazione piuttosto che contattarli per negoziare il riscatto, gli hacker si sono vendicati pubblicando alcuni dei file copiati prima della cifratura.
Questi però, pur contenendo informazioni private come i nomi degli ospiti dei vari hotel, gli indirizzi email, i numeri di telefono e le date della permanenza in albergo, non rivelano nulla di particolarmente delicato, come per esempio i numeri delle carte di credito.
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Homer S.