Stampanti, Microsoft caccia i driver di terze parti da Windows Update

Alla fine tutte dovranno usare il driver IPP fornito da Microsoft e dalla Mopria Alliance.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-09-2023]

windows update driver stampanti

Di recente Microsoft ha annunciato un cambiamento nel modo in cui Windows gestisce i driver delle stampanti che, pur avendo una portata piuttosto rivoluzionaria, potrebbe essere del tutto trasparente per gli utenti oppure creare difficoltà a non finire nel momento in cui si installa una nuova stampante.

Detto cambiamento, che inizia ad attuarsi in questi giorni ma arriverà a completamento nel 2027, prevede l'eliminazione dei driver di terze parti per le stampanti da Windows Update, per sostituirli con i driver universali realizzati in base allo standard definito dalla Mopria Alliance.

Attualmente, quando si collega una stampante al PC, Windows consulta Windows Update e, se li trova, scarica i driver appropriati: questi driver sono spesso forniti dal produttore della stampante e contengono anche tutta una serie di opzioni che consentono di regolare i vari parametri dell'apparecchio tramite la schermata delle proprietà, realizzata secondo le "storiche" specifiche Win32.

Sin dalla fine dello scorso anno, però, Windows 10 e 11 hanno introdotto il supporto alle stampanti compatibili con lo standard Mopria, che vengono gestite tramite il Microsoft IPP Class Driver, senza bisogno di driver di terze parti (ossia quelli realizzati dai produttori).

Poiché il Microsoft IPP Class Driver è tanto efficiente da essere l'unico di cui gli utenti avranno mai bisogno, ecco quindi che Windows, nel corso dei prossimi anni, eliminerà da Windows Update i driver di terze parti, diventati ormai inutili.

La roadmap prevede che da questo mese, settembre 2023, Windows il supporto all'uso del Microsoft IPP Class Driver durante il collegamento di una nuova stampante via USB o in rete, sia abilitato; poi, dal 2025, i driver inviati dai produttori di stampanti a Windows Update non saranno più accettati, ma quelli già inseriti resteranno a disposizione; quindi, nel 2026, il driver di Microsoft avrà la priorità. Infine, nel 2027, i driver di terze parti saranno eliminati.

A quel punto, chi tra quattro anni vorrà installare una nuova stampante vedrà che il sistema saprà riconoscerla e gestirla automaticamente per le operazioni di base (compresa eventualmente la scansione) tramite il driver IPP di Microsoft; se poi vorrà configurare i parametri avanzati, dovrà scaricare l'apposita applicazione sviluppata dal produttore secondo le specifiche UWP (già ora HP per esempio ne mette a disposizione una, chiamata HP Smart) dal Microsoft Store.

Windows consentirà comunque di installare driver di terze parti scaricandoli direttamente dal sito del produttore; soltanto, questi non saranno più disponibile tramite Windows Update e non saranno quindi aggiornati automaticamente insieme al resto del sistema, a meno che i driver stessi non dispongano di un sistema di aggiornamento automatico.

La possibilità di consentire l'installazione indipendente di driver di terze parti è d'altra parte indispensabile poiché, sebbene la Mopria Alliance comprenda un vasto numero di produttori di stampanti, non tutti ne fanno parte: se l'utente non potesse agire in autonomia, rischierebbe di non poter più utilizzare un prodotto non certificato Mopria.

Secondo Microsoft, tutto ciò non farà altro che migliorare la sicurezza di Windows poiché i driver per stampanti forniti dai vari produttori fin troppo spesso contengono vulnerabilità che non vengono corretti per anni. Prendendo l'intera gestione nelle proprie mani le correzioni dovrebbero arrivare in tempi più celeri.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 13)

Dipende sempre dala forza e dalle convenienze tra le parti. Nel caso di HP Vs MS si metteranno intorno ad un tavolo a contrattare e barare, mentre nel caso di un piccolo produttore ..beh...azzi suoi :axe:
1-1-2024 17:30

Linux, né del resto è il solo, non è un prodotto commerciale in senso tradizionale: da quando Torvalds lo ha rilasciato senza restrizioni, chiunque è benvenuto a contribuirvi col proprio codice, a patto solo di rispettare le specifiche delle licenze libere riconosciute. In questo senso non si può figurarsi un "fornitore" Linux... Leggi tutto
1-1-2024 17:08

LINUX non è prodotto da una società commerciale con un apparato fisso e stipendiato di programmatori, come Windows di Microsoft e IOS di Apple. GOOGLE che in quanto a denari potrebbe permettersi di pagare ognuno dei sviluppatori e programmatori che opera su LINUX, ad oggi, senza nemmeno accorgersi dell'aggravio sui propri conti :roll: ,... Leggi tutto
1-1-2024 17:03

In realtà non sapevo che fosse la comunità Linux ad occuparsi dei driver, forse perché mi è capitato più volte di vedere la sezione "Linux" nelle pagine di download dei driver di diversi produttori di dispositivi; non mi sarei mai immaginato che fossero scritti dalla comunità Linux Leggi tutto
1-1-2024 14:18

Questa è un'affermazione veramente pregna di pregiudizio. Primo: Linux non è un sistema operativo commerciale, è un prodotto open source totalmente libero. Secondo: la comunità Linux da sempre lavora per sviluppare drivers per qualsiasi periferica interfacciabile, laddove non ci riesce è esclusivamente per l'ostruzionismo dei... Leggi tutto
1-1-2024 07:48

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