Al programma di desktop publishing presente in Office restano solo due anni e mezzo circa di supporto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-02-2024]
Circa due anni e mezzo: è questo il tempo che resta a Publisher - il software di desktop publishing presente nella suite Microsoft Office - prima che Microsoft decida di staccare per sempre la spina.
L'azienda di Redmond ha infatti annunciato ufficialmente che il supporto a Publisher terminerà il 13 ottobre del 2026: da quel momento in avanti «non sarà più incluso in Microsoft 365 e le suite installate in locale non saranno più supportate».
«Fino ad allora» - continua Microsoft - «il supporto a Publisher continuerà e gli utenti potranno aspettarsi la stessa esperienza di oggi». Che cosa ciò significhi esattamente non è chiaro, specialmente per chi possiede una versione "copia unica" (come dice Microsoft) di Office e non ha sottoscritto l'abbonamento a Microsoft 365, poiché la cessazione del supporto a un software generalmente implica la cessazione degli aggiornamenti ma non un cambiamento "dell'esperienza".
Per gli utenti di Microsoft 365 le cose sono invece più semplici: Microsoft scrive nero su bianco che a partire da quella data «non saranno in grado di accedere a Publisher da quella data in avanti».
Il motivo dell'eliminazione sta nel fatto che, secondo Microsoft, Publisher non è più necessario: le sue funzioni - «creazione di modelli professionali, stampa di etichette e buste, creazione di calendari, biglietti da visita e programmi personalizzati» - sarebbero già presenti in Word o PowerPoint. Inutile, quindi, mantenere un doppione.
Chi avesse una libreria di file .pub farà quindi bene a tentare di convertirli in formati che saranno ancora consultabili dopo il 13 ottobre 2026, e magari a prendere in considerazione sistemi di desktop publishing alternativi.
Microsoft non lo può dire chiaramente, ma la supremazia di Adobe Indesign in questo settore ha fatto praticamente piazza pulita dei concorrenti (come i venerabili Aldus Pagemaker, non più sviluppato, e Quark Xpress, tuttora sul mercato); forse anche questo elemento va tenuto in considerazione quando si cercano i motivi per l'eliminazione di Publisher.
D'altra parte, tuttora esistono - e presumibilmente esisteranno anche nel 2026 - programmi di desktop publishing open source come Scribus che potrebbero diventare una soluzione interessante per gli orfani di Publisher.
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