[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-05-2024]
Era il primo maggio 1964 quando, alle 4 del mattino, il John Kemeny e Thoms Kurtz, del Dartmouth College, eseguirono il primo programma scritto in BASIC in assoluto.
Avevano creato loro il linguaggio, affermando sin dal nome stesso che era adatto a ogni esigenza (BASIC sta infatti per Beginner's All-purpose Symbolic Instruction Code), ma quel che non potevano sapere era che, negli anni a venire, esso sarebbe stato l'introduzione all'informatica per un esercito di appassionati, anche giovanissimi.
La sintassi del BASIC, semplice da imparare, ne faceva infatti il linguaggio ideale per avvicinarsi alla programmazione; e dall'idea di Kemeny e Kurtz presero vita moltissimi dialetti, compatibili tra loro fino a un certo punto.
Non a caso venne scelto per tutti gli home computer che, tra la fine degli anni ‘70 e gli anni '80, si fecero largo tra gli appassionati di informatica, anche se non si trattava di esperti ma magari di ragazzini che avevano convinto i genitori ad acquistare un Commodore VIC-20.
Accendendo un VIC-20 si veniva accolti dal BASIC, infatti; ma lo stesso accadeva con il predecessore Commodore PET e con il successore Commodore 64; e la stessa cosa capitava con l'Apple I e l'Apple II, con il TRS-80, con gli Atari, con il BBC Micro, con i CPC di Amstrad, con lo Spectrum di Clive Sinclair (e i suoi predecessori), e in generale praticamente con tutti i computer a 8 bit dell'epoca.
Gli interpreti BASIC disponibili allora erano vari: una certa Microsoft, per esempio, ancora prima del successo di MS-DOS si fece notare - tra le altre cose - proprio per l'interprete che il suo fondatore, BIll Gates, aveva scritto e che veniva rivenduto (e spesso rimarchiato dagli acquirenti) con successo.
Sempre restando in campo Microsoft, il BASIC conobbe diverse incarnazioni: ci furono il GW-BASIC e il QuickBasic (e il QBasic, distribuito con MS-DOS 5), e poi Visual Basic e Visual Basic for Application per espandere le funzionalità di Office.
E se è vero che oggi il ruolo del BASIC non è più preponderante com'era una quarantina di anni fa, non si può dire che esso sia svanito: progetti come l'open source Gambas consentono di utilizzarne una versione moderna, che supporta vari paradigmi di programmazione e che consente di scrivere applicazioni con interfaccia grafica tramite l'IDE omonimo.
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