La salute del fondatore di Megaupload potrebbe ora ritardare o annullare l'estradizione negli USA.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-11-2024]
Il messaggio più recente su X è del 25 novembre e recita: «Aggiornamento: Mi sto riprendendo a un grave ictus. Mi stanno aiutando a guarire i migliori professionisti sanitari. Siate pazienti e pregate per me e per la mia famiglia».
Con queste parole Kim Dotcom, il fondatore di MegaUpload che da anni gli Stati Uniti cercano di estradare dalla Nuova Zelanda per sottoporlo a processo, ha spiegato il suo recente, lungo silenzio.
Era infatti dal 6 novembre che Dotcom non pubblicava più su X, e il messaggio del 25 era la spiegazione che tutti i suoi follower attendevano per motivare la sparizione.
Kim Dotcom non ha pubblicato altre informazioni, ma da altre fonti è stato possibile ricostruire la vicenda.
Pare che l'ictus l'abbia colpito il 7 novembre e, a seguito di questo evento, è stato portato in ospedale. È rimasto ricoverato dal Dunedin Hospital, in terapia intensiva, per oltre quindici giorni.
È tuttora in ospedale, anche se in un'altra struttura, e continua il recupero, come ha annunciato su X, anche se non è chiaro quali possano essere le conseguenze a lungo termine dell'ictus. Al momento, per esempio, pare abbia ancora recuperato totalmente la parola.
La situazione potrebbe avere conseguenze anche sull'estradizione negli Stati Uniti. Secondo quando hanno dichiarato gli avvocati di Kim Dotcom, all'inizio si temeva addirittura che egli potesse non sopravvivere. Ora si tratta, come già ricordavamo, di valutare le conseguenze a lungo termine.
E pensare che la vittoria di Donald Trump alle ultime elezioni presidenziali statunitensi aveva fatto ben sperare Kim Dotcom per quanto riguarda l'esito della sua situazione giudiziaria, tanto che il suo post all'indomani dell'annuncio dei risultati, quello del 6 novembre, recitava «Liberate Kim Dotcom».
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