Risolto un quesito vecchio di 300 anni relativo alla rotazione del nucleo. Responsabile il campo geomagnetico.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-09-2013]
In che senso gira il nucleo della Terra? Difficilmente qualcuno potrebbe considerarla una domanda di quelle che non lasciano dormire, ma si tratta comunque di un quesito che ha resistito per 300 anni, sino a oggi.
Alcuni scienziati dell'Università di Leeds e del Politecnico federale di Zurigo sono infatti riusciti a risolverlo utilizzando il supercomputer Monte Rosa del Centro Svizzero di Calcolo Scientifico di Lugano, al quale hanno fatto elaborare un modello del nucleo terrestre utilizzando un metodo nuovo che ha fornito un'accuratezza 100 volte superiore a quella degli altri modelli.
Hanno così scoperto che il nucleo più interno, fatto di ferro solido e di dimensioni paragonabili a quelle della Luna, ruota in direzione est a una velocità superiore a quella del resto del pianeta, e che quello più esterno, fatto per lo più di ferro liquido (i cui moti convettivi generano il campo magnetico terrestre), ruota verso ovest più lentamente.
Le prime indagini sul nucleo interno della Terra e sulla sua correlazione con il campo magnetico risalgono all'epoca di Edmund Halley (lo scopritore della cometa): nel 1692 lo scienziato aveva dimostrato che il campo geomagnetico si sposta verso ovest, ma è la prima volta che la rotazione del nucleo interno viene messa in correlazione con quella del nucleo esterno.
«Il collegamento» - spiega il dottor Philip Livermore dell'Università di Leeds - «si spiega semplicemente nei termini di azione uguale e contraria. Il campo magnetico spinge verso est il nucleo più interno, facendolo ruotare più velocemente della Terra, ma spinge anche in direzione opposta il nucleo liquido più esterno, il che crea il movimento verso ovest».
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Inoltre, i cambiamenti periodici che si verificano nel campo magnetico comportano che anche la forza elettromagnetica responsabile del movimento dei nuclei varii di conseguenza: ciò spiegherebbe le variazioni nella rotazione verso est del nucleo più interno, fenomeno che negli ultimi 50 anni è stato riscontrato più volte.
I risultati dello studio sono stati pubblicati su Proceedings of the National Acadmy of Sciences.
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