[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-10-2019]
Sembra appannarsi un po' il futuro di Libra, la valuta virtuale che nei sogni di Facebook dovrebbe evolversi sino a sostituire il denaro "normale".
Se al momento del lancio aveva raccolto il plauso e il sostegno da parte di nomi importanti, ora qualcuno ha iniziato a sfilarsi: PayPal ha deciso di lasciare la Libra Association, con una mossa che sorprende ma che per certi versi è anche comprensibile.
Libra sta infatti raccogliendo ostilità da più fonti: la Francia, per esempio, non molto tempo fa ha espresso la propria contrarietà all'iniziativa di Facebook e la Commissione Europea, preoccupata delle conseguenze dell'introduzione Libra sull'economia attuale, ha inviato alla sede del social network un dettagliato questionario con cui vuole risposta a tutta una serie di criticità.
La lista dei guai potrebbe inoltre ben presto allungarsi ancora. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, Visa e Mastercard - anch'essi partner della prima ora - starebbero valutando l'ipotesi di ritirare il proprio appoggio, dopo aver registrato le perplessità sull'operazione emerse sia nel mondo finanziario che in quello politico.
La Federal Reserve americana, per bocca del suo presidente, ha fatto inoltre sapere che è preoccupata per tutte le questioni riguardanti «la privacy, il riciclaggio di denaro, la protezione dei consumatori e la stabilità finanziaria», mentre la Banca Centrale Europea ha messo le mani avanti dichiarando che, qualora Libra volesse davvero sbarcare nel Vecchio Continente, dovrebbe rispettare degli standard molto alti.
Insomma, quella che sembrava all'inizio una marcia trionfale e la promessa di rivoluzione il mondo degli acquisti (online e non solo), dando peraltro un potere senza precedenti nelle mani di un soggetto privato e sovanazionale, rischia adesso di risolversi in un buco nell'acqua.
Mark Zuckerberg, dal canto proprio, pare intenzionato a dare battaglia: crede fortemente in Libra e, secondo quanto si può ascoltare nella registrazione di un discorso interno, ha affermato che «Alla fine, se qualcuno ci minaccia con qualcosa di così esistenziale, bisogna lottare sino in fondo».
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