Una delle piattaforme più usate di questi tempi ha un problema di privacy.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-03-2020]
Una delle conseguenze della Covid-19 è l'aver regalato popolarità a tutta una serie di servizi che, prima, erano noti principalmente a una nicchia di utenti.
Tra questi c'è per esempio Zoom, piattaforma per le videoconferenze apprezzata anche dagli insegnanti che, costretti a fare lezione da casa si sono ingegnati imparando a utilizzare ciò che la tecnologia mette loro a disposizione e hanno trovato in Zoom un comodo alleato.
L'amicizia tra Zoom e i suoi utenti rischia però di subire una gran brutta doccia fredda a causa delle scoperte fatta da Joseph Cox, di Vice: egli s'è infatti accorto che l'app di Zoom per iOS invia dati a Facebook, anche se l'utente che la sta adoperando non ha un account sul social network.
Considerate tutte le polemiche passate sulla gestione piuttosto disinvolta dei dati personali da parte di Facebook, alle quali non è mai giunta una risposta davvero tranquillizzante, la scoperta di Cox diventa subito preoccupante. Perché mai Zoom dovrebbe inviare dati a Facebook?
Secondo Cox stesso, il motivo sta nel fatto che l'app include il Facebook Sdk, il quale tratta allo stesso modo sia coloro che hanno un account sia coloro che non ce l'hanno: di tutti parla all'azienda che l'ha prodotto.
Le condizioni d'uso del Facebook Sdk indicano che chi ne fa uso deve informare chiaramente gli utenti circa il trattamento dei dati; ma di tutto ciò tra le condizioni d'uso di Zoom per iOS non v'è traccia.
Le informazioni spedite a Menlo Park non sono poche: il momento dell'apertura dell'app, dettagli sul dispositivo adoperato, il fuso orario dell'utente, la città in cui si trova, l'operatore telefonico e un identificatore univoco destinato all'uso da parte delle campagne pubblicitarie.
Zoom per ora non ha commentato la vicenda né fatto sapere se intenda intervenire per risolvere la questione (anche solo, eventualmente, aggiornando la pagina d'informazione sulla privacy).
Nell'attesa che giunga un segnale, gli utenti che non vogliono avere nulla a che fare con Facebook faranno meglio a cercare un'altra piattaforma.
Ti invitiamo a leggere la pagina successiva di questo articolo:
Zoom sistema l'app spiona dopo le proteste
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Gladiator