Photoshop e Intelligenza Artificiale riportano in vita gli imperatori romani

Da statue e monete nascono ritratti fotorealistici.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-08-2020]

augusto massimino
Augusto (a sinistra) e Massimino il Trace

Il machine learning (di cui "apprendimento automatico" è l'espressione corretta in italiano) è una tecnologia che rientra nel più ampio campo dell'intelligenza artificiale di cui sempre più spesso si sente parlare perché consentono ai computer di "imparare", ossia di basarsi su una vastissima base di dati per formulare ipotesi e predizioni particolarmente accurate.

Se tutto ciò sembra arido, l'opera del designer Daniel Voshart è pronta a testimoniare il contrario: l'artista ha infatti utilizzato il machine learning per ricreare i volti degli imperatori romani partendo dalle testimonianze che sono rimaste.

Per ognuno dei suoi soggetti, Voshart ha preparato una base (partendo da statue, monete, dipinti e via di seguito) con Photoshop. Poi l'ha sottoposta ad ArtBreeder, un software disponibile online che, facendo uso dell'apprendimento automatico, manipola ritratti e paesaggi.

Il lavoro fatto con ArtBreeder è stato poi ritoccato ulteriormente con Photoshop fino a ottenere un risultato «della migliore qualità fotorealistica» come ha raccontato il designer stesso.

L'idea alla base era non tanto di trasformare le statue in creature in carne e ossa, ma creare ritratti che fossero convincenti: insomma, «un'interpretazione artistica di un'interpretazione artistica».

I risultati sono notevoli e, come Voshart stesso ammette, influenzati dalle sue opinioni personali e dai tocchi che ha ritenuto giusto apportare.

Per esempio, se Massimino il Trace ricorda un po' André The Giant è perché quest'ultimo è stato inserito tra le fonti usate per ricreare il volto dell'imperatore, dato che entrambi erano affetti da acromegalia.

Altre questioni su cui Voshart si sofferma riguardano il colore della pelle degli imperatori: se in Italia si insegna (o si insegnava) fin dalle medie che diversi imperatori erano per esempio di origine nordafricana (com'è il caso probabilmente di Settimio Severo), e avevano una carnagione più scura degli imperatori di origine italica, questo fatto dall'altra parte dell'Oceano Atlantico desta sempre stupore.

Così Voshart si meraviglia che per Macrino, nato nell'odierna Algeria, possa essere corretto in base alle poche informazioni che si possono trarre dai busti e dalle monete scegliere una carnagione tutt'altro che chiara.

I risultati sono in ogni caso estremamente interessanti e hanno già avuto l'approvazione di diversi studiosi, i quali hanno commentato che l'opera di Voshart conferisce agli imperatori una profondità e un realismo nuovi.

Dan Voshart s'è peraltro stupito di tutta l'attenzione che il suo lavoro ha attirato: pensava di vendere al massimo 300 poster in un anno, mentre questo primo lotto se n'è andato in appena tre settimane.

imperatori romani

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Commenti all'articolo (1)

Un lavoro simpatico ma, direi, non troppo scientifico, mi pare che in generale tenda comunque a confermare quello che nell'immaginario di molti avrebbero potuto essere le interpretazioni almeno per gli imperatori più noti. Ovvio che interpretando quello che abbiamo era difficile arrivare ad altro risultato in ogni caso è apprezzabile la... Leggi tutto
24-1-2021 19:42

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