Va a ruba tra chi teme il 5G e funziona perfettamente: blocca anche il Wi-Fi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-12-2020]
Un fenomeno interessante si sta diffondendo tra quanti sono convinti della pericolosità delle reti cellulari di quinta generazione, comunemente note come 5G; e qualcuno ne sta approfittando.
Questa volta non si tratta di alcunché di distruttivo: non dobbiamo raccontare di folle di ossessionati che danno fuoco alle torri della telefonia.
Raccontiamo invece di folle di ossessionati che buttano il loro denaro perché probabilmente non sono stati attenti durante le lezioni di scienze alle superiori.
A quanto pare su Amazon (per ora soprattutto nella versione americana) da qualche tempo in qua hanno iniziato a venir messi in vendita degli apparecchi che, in cambio di una cifra che varia tra i 70 e i 100 dollari, assicurano di riuscire bloccare fino al 90% le - "pericolose" - radiazioni elettromagnetiche emesse dei router casalinghi oltre, naturalmente, a quelle del 5G.
Si tratta di "scatole" di metallo all'interno delle quali porre il proprio router: questa semplice operazione dovrebbe eliminare le radiazioni tanto temute. A essere onesti, non si può dire che il sistema non funzioni.
Chi sui banchi è stato attento avrà infatti già capito dove stiamo andando a parare: più che di scatole sarebbe meglio parlare di Gabbie di Faraday, per la precisione.
Semplificando all'osso, possiamo dire che nel XIX secolo Michael Faraday scoprì che in un conduttore cavo carico elettricamente le cariche si concentrano sulla superficie esterna, senza influenzare ciò che sta all'interno. Allo stesso modo, quindi, le radiazioni elettromagnetiche generate da un oggetto posto all'interno della gabbia non possono sfuggire all'esterno.
Molte persone, terrorizzate all'idea di essere raggiunte dalle radiazioni elettromagnetiche emesse dal proprio router, stanno quindi acquistando delle gabbie di Faraday a prezzi spropositati per mettervi all'interno i router stessi.
E la gabbia funziona perfettamente: le radiazioni vengono bloccate. Dato che anche il segnale Wi-Fi è una radiazione elettromagnetica, viene bloccato anch'esso: fino al 90% (perché proprio perfette non sono), esattamente come dice l'annuncio.
Da qui nascono tutte le proteste che si possono leggere tra le recensioni lasciate da chi ha fatto l'acquisto e, una volta "messo in sicurezza" il router, si è accorto che né il computer né lo smartphone riuscivano più a connettersi a Internet. Proteste vane, peraltro, perché l'oggetto fa esattamente ciò che promette.
Viene da pensare che chi fa acquisti del genere sia vittima di un cumularsi di vari strati di paura e ignoranza.
Il primo strato consiste nel fatto che alcuni non possiedono (o non possiedono più, perché l'hanno dimenticata) una conoscenza piuttosto comune, ossia gli effetti di una gabbia Faraday.
Il secondo è la paura che la telefonia di quinta generazione. funzionando a frequenze molto superiori a quelle usate sinora, abbia effetti nocivi: un'ipotesi preoccupante, se fossero trovate conferme; ma non è stata individuata alcuna prova.
Il terzo è la confusione tra 5G e 5G. Se 5G si riferisce alla telefonia di quinta generazione, che cosa c'entrano i router domestici? Il fatto è che su molti di essi si può trovare davvero la scritta 5G, posta in vicinanza di uno dei Led. Ad accompagnarla, di solito c'è anche la scritta 2.4G, posta vicino a un altro Led, e che dovrebbe aiutare capire che si sta parlando di tutt'altro.
Il 5G dei router è infatti solo una scorretta abbreviazione di 5 GHz, ossia la frequenza usata dalle connessioni Wi-Fi più recenti; quelle più vecchie e più lente funzionano invece a 2,4 GHz. Ciò non ha nulla a che vedere con il 5G dei cellulari, che si riferisce alla quinta generazione di telefonia mobile, e lavora su frequenze tra i 24 e i 90 GHz.
Vero è che possono esistere router con slot per Sim capaci di connettersi alle reti cellulari 5G, ma si tratta ancora di rarità e, per lo più, di apparecchi mobili, non di router casalinghi.
A tutto ciò si può poi aggiungere il fatto che molti si lasciano spaventare dalla dicitura "radiazione elettromagnetica" senza considerare o sapere che anche la luce è una radiazione elettromagnetica. Ma lo sono anche i raggi X, che pericolosi lo sono per davvero.
Però la prima è una radiazione non ionizzante, la seconda è una radiazione ionizzante, e la differenza non è secondaria, quanto si tratta di valutare la pericolosità. Il punto importante è che non si può fare di tutta l'erba un fascio, ma bisogna sapere di che cosa si sta parlando, per evitare di impegnare tempo e risorse nella difesa da qualcosa che è innocuo.
Infine, non dobbiamo dimenticare tra i fattori che portano a questi acquisti sconsiderati la speranza di poter acquistare un apparecchio magico che metta al riparo dalle conseguenze negative di una nuova tecnologia guardata con sospetto e allo stesso tempo consenta di goderne i vantaggi. È su questo che conta chi cerca di fare soldi facili alle spalle altrui.
Qui sotto, alcune immagini dei prodotti e dei commenti lasciati dagli acquirenti.
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