Malwarebytes ne approfitta per raccogliere più informazioni possibile.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-01-2022]
Come abbiamo già avuto modo di dire, anche per fare i criminali informatici è necessario possedere talento e attenzione ai dettagli.
In caso contrario si verificano incidenti come quello accaduto al gruppo indiano Patchwork, che dal 2015 si diletta nel compromettere i PC altrui installando all'insaputa degli utenti malware che consentono il controllo da remoto generalmente noti come RAT (Remote Access Trojan).
Come spiega Malwarebytes, negli ultimi due mesi dello scorso anno Patchwork ha condotto una campagna d'infezione tramite file RTF contenenti una variante del RAT Badnews nota come Ragnatela.
Ciò che è particolarmente interessante è che, oltre alle solite vittime di Patchwork (per lo più enti governativi e istituzioni educative del Pakistan) a cadere vittima di Ragnatela stavolta è stata la macchina stessa sulla quale il RAT è stato sviluppato.
Grazie a questa distrazione Malwarebytes ha potuto raccogliere tutta una serie di informazioni sia sul malware in questione sia sui suoi sviluppatori: il RAT, infatti, ha funzionato perfettamente, consentendo all'azienda di sicurezza di catturare tutti i tasti premuti e anche di ottenere screenshot sia del PC usato per lo sviluppo, sia delle macchine virtuali VMWare e VirtualBox lì presenti, sia delle VPN adoperate.
«Grazie ai dati catturati dal loro stesso malware, siamo stati in grado di capire meglio che ci sia dietro la tastiera» spiega l'azienda. «Il gruppo fa uso di macchine virtuali e VPN per lo sviluppo, per distribuire aggiornamenti alle vittime e per controllarle».
La raccolta è stata così completa e tutto sommato priva di difficoltà che Malwarebytes ha avuto anche il tempo di capire che «il tempo in quel momento era nuvoloso, con una temperatura di 19 gradi; e non avevano ancora aggiornato Java».
Più seriamente, l'azienda fa presente che Patchwork, per quanto sia un gruppo pericoloso, non è paragonabile a certi suoi concorrenti attivi dalla Russia o dalla Corea del Nord: dopo quest'ultimo incidente, non fatichiamo a crederlo.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Gladiator