[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-01-2022]
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Iliad smentisce le voci di fusione e lancia la fibra
La voce era nell'aria già sin dallo scorso novembre, ma finora sembrava non avere troppo peso. Ora, invece, sembra proprio aver acquisito concretezza: Iliad e Vodafone starebbero apertamente discutendo la possibilità di fondere le proprie attività telefoniche in Italia.
L'uso del condizionale è dovuto al fatto che la notizia arriva dall'agenzia Reuters, mentre le due aziende non hanno ancora rilasciato comunicati ufficiali; tuttavia, le fonti interne sono concordi: la trattativa è in corso, sebbene ciò chiaramente non comporti necessariamente che vada a buon fine.
Iliad, approdata in Italia nel 2018, ha scombinato le carte nel settore della telefonia mobile: la sua aggressiva politica dei prezzi abbinata a un servizio più che adeguato le ha permesso di acquisire un buon numero di clienti, spesso scontenti delle continue rimodulazioni dei piani tariffari operate dagli operatori presenti fino a quel momento nel nostro Paese.
È difficile non riconoscere che la nascita degli operatori low cost come Kena (di TIM) o Ho (di Vodafone) sia dovuta proprio all'arrivo di Iliad a scuotere il mercato. In questi anni, poi, le cose a Iliad sono andate tanto bene che l'operatore mobile il prossimo 25 gennaio diventerà anche operatore di linea fissa.
D'altra parte Benedetto Levi, amministratore delegato di Iliad Italia, in tempi recenti ha affermato che la società è aperta a ogni opzione per unire le forze con un altro operatore, anche qualora ciò comporti una fusione o una acquisizione. Per esempio, si può immaginare che a Iliad faccia gola l'accesso al mercato aziendale in cui Vodafone è particolarmente presente, e per potere avervi accesso potrebbe tranquillamente essere disposta alla fusione.
Se Vodafone e Iliad si uniranno, creeranno un soggetto che controlla il 36% del mercato mobile, con ricavi pari a quasi 6 miliardi di euro: sarebbe un passo in avanti verso quel consolidamento del mercato (ossia la sparizione di tanti operatori minori, a vantaggio di pochi grandi operatori) che Vodafone stessa ritiene necessario in Europa e in particolare nel nostro Paese (oltre che in Spagna e Portogallo) perché, come ha dichiarato il CEO Nick Read alla fine dello scorso anno, «tutti gli attori del mercato stanno soffrendo».
Prima di dare per scontata la fusione tra Iliad e Vodafone, però, bisogna anche considerare la posizione delle autorità antitrust (italiane ed europee) che potrebbero non vedere le cose nella stessa maniera di Read, ma magari preferirebbero una concorrenza più ampia.
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