Il problema diventa particolarmente grave per i campanelli smart.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-02-2022]
Dovrebbe essere conoscenza comune il fatto che batterie e climi estremi (troppo caldo o troppo freddo) non vanno d'accordo: al di fuori dell'intervallo di temperature per il quale è garantito il funzionamento, la ricarica può non avvenire, oppure la batteria può scaricarsi più rapidamente del normale.
Di recente, diversi utenti dei prodotti Google Nest si sono dovuti scontrare proprio con questo fenomeno, e in particolare con le conseguenze delle temperature inferiori allo zero tipiche dei mesi invernali, scoprendo che, se la temperatura scende troppo, i dispositivi non si ricaricano.
La gamma Nest comprende dispositivi smart per la domotica, dai campanelli ai sensori di temperatura, dalle serrature elettroniche ai comandi per l'illuminazione, sia alimentati a batteria che alimentati direttamente dalla rete elettrica; è evidente, quindi, che un malfunzionamento risulta decisamente scomodo poiché certe funzioni "basilari" della casa risultano non più disponibili.
Purtroppo, se un dispositivo Nest a batteria soffre il freddo, non ci sono vere soluzioni: chi ne possiede uno e lo espone a temperature molto rigide non può che andare incontro a qualche inconveniente, come ha ammesso la stessa Google in una pagina di supporto.
In essa si legge che «a temperature comprese tra -4° F (-20° C) e 32° F (0° C) la batteria è ancora in grado di alimentare il dispositivo, ma non si ricaricherà. Potrà inoltre scaricarsi più rapidamente del solito. A temperature vicine a -4° F (-20° C) la batteria potrebbe avere meno della metà della vita che avrebbe in climi più caldi».
La pagina si dilunga anche nell'esaminare uno degli esempi di maggiore incomodo di questo fenomeno, ossia il caso che riguarda i campanelli intelligenti Nest Doorbell a batteria: tra -20 C e 0° C seguitano a funzionare, ma non si ricaricano e, pertanto, continuano a scaricarsi.
Prima o poi raggiungeranno quindi fatalmente il punto in cui non riusciranno più a svolgere il loro lavoro e, per poterli ricaricare, sarà necessario portarli all'interno, per poi riposizionarli sulla porta quando saranno carichi, portarli quindi nuovamente all'interno per il successivo ciclo di ricarica, e così via fino alla primavera.
È infatti pur vero che i Nest Doorbell a batteria vengono spesso installati con un collegamento stabile a un caricabatterie USB, ma il freddo ne impedisce il funzionamento. L'unica soluzione sarebbe avere un Doorbell con alimentazione da rete fissa, ma questo dispositivo ancora non esiste; Google ha però promesso che inizierà a produrlo prossimamente. Ciò, ovviamente, non aiuta in alcun modo chi già ha un Doorbell a batteria e vive in climi freddi.
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