Murena, gli smartphone Android che difendono davvero la privacy

Ideati dal papà di Mandrake Linux, sono quasi completamente “deGooglizzati”.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-06-2022]

murena smarpthone privacy

Chi intende utilizzare uno smartphone con Android deve rassegnarsi al fatto che il suo telefonino comunica costantemente con Google, anche quando non si sta adoperando alcuna applicazione.

Questo continuo chiacchiericcio starà probabilmente bene a molti (dopotutto sono miliardi gli smartphone Android nel mondo) ma non a Gael Duval, fondatore della distribuzione Mandrake Linux e, ora di Murena, una famiglia di smartphone nata con lo scopo preciso di porre fine all'invio dei dati degli utenti senza sacrificare l'usabilità.

Ogni prodotto Murena si presenta come uno smartphone Android deGooglizzato: ciò significa che utilizza come sistema operativo il fork di Android noto come /e/OS, in cui quasi tutto ciò che nel sistema originale si riferisce a Google è stato rimosso e sostituito.

Il vantaggio di questo approccio sta nel fatto che, non adoperando un sistema operativo completamente differente, la compatibilità con gli attuali software per Android è, se non completa, molto vasta.

I Google Play Services sono rimpiazzati con i MicroG Services, ossia una reimplementazione open source delle librerie e dei servizi sviluppati dal gigante di Mountain View: l'accesso alle mappe, alla geolocalizzazione, alla messaggistica e a Google Play avviene attraverso MicroG, eliminando l'invio di dati a Google.

L'installazione delle app avviene attraverso l'App Lounge, che è anche il motivo per il quale in precedenza abbiamo specificato che da /e/OS è stato eliminato quasi tutto ciò che mette in collegamento con Google: esso richiede infatti un accesso tramite un account Google, poiché in sostanza non è uno store separato ma funge da portale verso Google Play.

Esso ha tuttavia un motivo preciso per esistere: rende il più possibile anonimi i dati inviati a Google Play, posto che non si intendano installare app che richiedono un pagamento, poiché in questo caso l'invio di dati personali è inevitabile.

Le app predefinite, che generalmente portano il logo di Google, sono sostituite da software equivalenti: Murena ha proprio browser, programma di posta elettronica, app di messaggistica, calendario, gestore dei contatti e software per le mappe (basato su Mozilla Location Service e OpenStreetMap).

Anche il motore di ricerca predefinito è stato - ovviamente - sostituito con un'alternativa gestita da Murena.

L'ultimo nato di casa Murena si chiama Murena One ed è un dual SIM basato su un SoC octa-core MediaTek Helio P60 accompagnato da 4 Gbyte di RAM e 128 Gbyte di memoria interna, espandibili via microSD.

Lo schermo è da 6,5 pollici, la batteria da 4500 mAh, la fotocamera frontale monta un sensore da 25 megapixel mentre quella posteriore ha tre sensori rispettivamente da 5, 8 e 48 megapixel.

Al momento in cui scriviamo Murena One, il cui prezzo di vendita in Europa è di poco superiore ai 350 euro, non è disponibile in magazzino; è tuttavia possibile lasciare il proprio indirizzo email al sito ufficiale per essere informati nel momento in cui ritornerà disponibile.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 11)

al netto del Murena One citato nell'articolo e dei Galaxy S9 refurbished - che nativamente non hanno batteria sostituibile - tutti gli altri ce l'hanno ed il bello è che hanno anche riparabilità e garanzia molto estese, una possibile scelta interessante per il mio prossimo smartphone. Leggi tutto
11-6-2022 15:47

{utente anonimo}
>ddg lo si trova anche su zeusnews, era uno degli articoli recenti >app https://nymag.com/intelligencer/2021/06/fbi-snooped-on-criminals-using-encrypted-messaging-app.html >magaphone ammetto, era "freedom phone" e mi sono confuso col nome, comunque il target demografico è lo stesso e diciamolo, come dicono gli... Leggi tutto
7-6-2022 18:56

... chissà come mai :lol: Leggi tutto
7-6-2022 12:52

Invece tu, evidentemente, hai risparmiato la fatica di leggere tutta la news, dove è scritto che in quell'OS non è installato Chrome ma un altro browser. E comunque anche in Android "classico" (intendo quello con le gapps preinstallate), non è obbligatorio usare Chrome; basta perdere 5 minuti sul play store per trovare decine... Leggi tutto
5-6-2022 22:00

{utente anonimo}
Primo commento mi è stato censurato. In ogni caso, questi cosi sono, imo, pro privacy tanto quanto -ddg (che vendeva tutto a microsoft) -il "magaphone" (honeypot spaventosa e si vede lontano un miglio) -quella app di messaggistica "privata" che in realtà era gestita dalla fbi
4-6-2022 02:14

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