Pavel Durov è accusato di favorire terrorismo, pedofilia e riciclaggio di denaro perché non modera i contenuti della sua piattaforma.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-08-2024]
Mancanza della moderazione su Telegram: sarebbe questo il motivo che ha portato, nel tardo pomeriggio di sabato 24 agosto, all'arresto in Francia di Pavel Durov, fondatore e CEO di Telegram.
Stando a quanto affermato dalle autorità francesi, la presenza della crittografia nelle comunicazioni che avvengono tramite Telegram, unita alla mancanza di una sorveglianza su quanto viene scritto e inviato (la moderazione, appunto), avrebbe reso la piattaforma un covo di criminali.
Nella giornata del 25 agosto le accuse contro Durov, che intanto si trova in prigione, dovrebbero essere formalizzate e comprendere una gran varietà di reati: il suo ruolo di CEO lo renderebbe infatti responsabile - secondo le accuse - dei reati che dovessero venir perpetrati o favoriti tramite Telegram.
Si va dal terrorismo al riciclaggio di denaro fino alla pedofilia: «Sulla sua piattaforma» - ha affermato una fonte interna alla polizia intervistata da TF1 - «Durov ha consentito di compiere innumerevoli reati e crimini, che non intende per nulla sottoporre a moderazione né per contrastare i quali intende offrire cooperazione».
La vicenda sta in queste ore scatenando un intenso dibattito, in Rete e non solo, in particolare sul principio - sul quale paiono basarsi le accuse francesi - secondo il quale il proprietario (o l'amministratore) di una piattaforma sarebbe responsabile di ciò che vi inseriscono gli utenti.
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L'arresto di Durov e le nostre libertà
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