Cassandra Crossing/ Cosa rende questa desueta e impronunciabile parola di 20 lettere la migliore arma degli spacciatori di false intelligenze artificiali? E cosa possiamo fare per non cadere nella sua trappola?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-11-2024]
Cassandra si è spesa molto come critico degli attuali e generalizzati "osanna" delle false intelligenze artificiali, cantati da parte di tutti, sia addetti ai lavori sia utenti.
Lo ha fatto evidenziando limiti e caratteristiche logiche e tecniche degli LLM usati come oracoli, cioè come sistemi a cui fare domande e che forniscono risposte, e sostenendo come fosse in realtà la finanza a essere il motore dell'esplosione commerciale delle false IA vendute in questo ruolo.
Cassandra ha però omesso di trattare approfonditamente un importante aspetto linguistico di chi parla di IA, che ritiene sia la principale causa del successo delle false IA; di questo si scusa molto, scrivendo questo articolo per cercare di rimediare alla sua grave omissione.
L'attuale spinta a un'adozione generalizzata dei grandi modelli linguistici come tecnologia di intelligenza artificiale in grado di risolvere qualsiasi problema non è un processo naturale; è piuttosto guidato da un pugno di "grandi vecchi" che possono essere facilmente identificati con le grandi dot.com o aspiranti tali. Più ovviamente tanti "utili idioti" che nemmeno si rendono contro di essere tali.
L'antropomorfizzazione delle false IA, cioè il parlarne in termini umani, anzi umanoidi è un'arma di distrazione di massa in grado di sterilizzare alla base qualsiasi discorso critico nei confronti delle false IA.
Chi ha costruito questo inganno semantico non ha inventato niente; semplicemente persone competenti si sono ricordate dell'effetto Eliza e lo hanno linguisticamente aggiornato per fare una campagna pubblicitaria estremamente efficace su scala globale.
Le parole sono importanti (cit.); le parole nuove con cui tutti parliamo di false IA sono state accuratamente coniate e suggeriscono tutte che le intelligenze artificiali, false o vere, siano umane.
Partiamo dall'unico e fortunatissimo termine storico, coniato negli anni '60; tecnologie di intelligenza artificiale. Se una tecnologia qualsiasi appartiene alla categoria dell'intelligenza artificiale allora è intelligente, quindi è umana. Mentre invece è solo un metodo che tenta di imitare certi comportamenti dell'intelligenza umana, qualsiasi cosa essa sia.
Come vengono definite le parole che una falsa intelligenza artificiale stampa quando viene alimentata da una sequenza di caratteri che un umano considera una "domanda"? Vengono definite "risposte".
Ma una falsa intelligenza artificiale, un LLM, non ha nessuna capacità logica di analizzare una domanda (tantomeno di concepire una risposta) ma solo quella di fornire come output una sequenza di caratteri statisticamente credibile.
Sistemi logico-analitici come le menti umane possono porre domande o fornire risposte. Chiamare "risposta" l'output di un LLM che ha ricevuto come input qualcosa che un essere umano considera una "domanda" è una completa e voluta mistificazione.
Ti invitiamo a leggere la pagina successiva di questo articolo:
Le false IA sono generatori... ma di cosa?
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
Scrivere a Cassandra - Twitter - Mastodon
Videorubrica "Quattro chiacchiere con Cassandra"
Lo Slog (Static Blog) di Cassandra
L'archivio di Cassandra: scuola, formazione e pensiero
|
||
|
Gladiator