BadBox 2.0 sfrutta i dispositivi della smart home per attività criminali

Milioni di apparecchi Android sono già stati infettati.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-06-2025]

Una nuova ondata di attacchi informatici sta colpendo le smart home: secondo un recente allarme diramato dall'FBI, la botnet BadBox 2.0 ha già infettato oltre un milione di dispositivi Android in tutto il mondo. Come il nome lascia intendere, si tratta di una evoluzione del malware BadBox, inizialmente identificato nel 2023. Questa nuova variante si sta dimostrando più insidiosa, compromettendo dispositivi come Smart TV, box per lo streaming, tablet, proiettori e sistemi di infotainment per auto, spesso di marche poco conosciute e prodotti in Cina. Una volta infettati, questi dispositivi diventano parte di una rete di proxy residenziali utilizzata per attività criminali, tra cui frodi pubblicitarie, furto di credenziali e attacchi DDoS.

A differenza della versione originale, che si limitava a infezioni a livello di firmware durante la produzione dei dispositivi, BadBox 2.0 può colpire sia in fabbrica sia dopo l'acquisto, attraverso aggiornamenti firmware malevoli o app contraffatte scaricate non soltanto da store di terze parti, ma persino dal Google Play Store. La sua capacità di eseguire comandi arbitrari e il legame con il malware Triada rendono questa botnet particolarmente difficile da eliminare.

I rischi per gli utenti sono significativi: i dispositivi compromessi non solo rallentano o si bloccano, ma utilizzano la connessione Internet domestica per attività illecite. L'FBI ha evidenziato segnali di infezione, come traffico Internet inspiegabile, su dispositivi non certificati Play Protect o marchi sconosciuti.

Per proteggersi, gli esperti dell'agenzia investigativa americana consigliano di evitare dispositivi Android economici e non certificati, come i modelli TV98 e X96 venduti su Amazon, e di non scaricare app da store di terze parti. È fondamentale inoltre abilitare Google Play Protect, controllare regolarmente le app installate e monitorare il traffico di rete per attività sospette. Se si pensa di essere rimasti vittime di un'infezione, l'unica soluzione potrebbe essere sostituire il dispositivo, poiché il malware è spesso incorporato in partizioni non scrivibili del firmware.

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Commenti all'articolo (1)

problema grave per due ordini di motivi: il primo e che la compromissione avviene in fabbrica, quindi alla fonte di origine di un prodotto, compromettendone la sua sicurezza alla nascita, generando un senso di sfiducia nella catena delle forniture dato che un venditore di una televisione "intelligente" non può esimersi dalla... Leggi tutto
9-6-2025 20:11

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