Vestiti smart grazie ai nanotubi di carbonio



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-09-2021]

vestiti smart nanotubi carbonio

Il concetto di vestiti "smart" non è nuovissimo: Google ci ha già provato in passato, "potenziando" dei capi di abbigliamento per consentire loro di eseguire operazioni come il controllo dello smartphone.

Alcuni ricercatori della Rice University di Houston (Texas, USA), però, hanno pensato che si possa fare di meglio: creare una maglia che permetta di raccogliere dati biometrici, come il battito cardiaco.

A questo scopo hanno inserito dei nanotubi di carbonio all'interno delle fibre di alcuni di abbigliamento sportivo, realizzando così dei sensori tramite i quali è possibile eseguire un cardiogramma continuo di chi li indossa.

I nanotubi sviluppati originariamente nel 2013 sono troppo sottili per essere usati direttamente; gli scienziati hanno così pensato di "avvolgerli" tra loro, nello stesso modo in cui più fili sono uniti a formare una corda, ottenendo così uno spessore adeguato a essere trattato dalle apparecchiature per la cucitura.

«Le fibre sono tanto conduttive quanto dei fili metallici, ma si possono lavara, sono comode, e hanno meno probabilità di rompersi quando il corpo è in movimento» spiegano i ricercatori.

Dal punto di vista delle prestazioni, i test hanno rivelato che la raccolta dati è migliore rispetto a quella che si può ottenere con i tradizionali monitor che gli atleti spesso usano, legandoli al petto, ed è invece paragonabile a quella ottenuta con gli elettrodi medici.

Il contatto delle fibre con il corpo è continuo e stabile; gli stessi nanotubi servono a costituire il contatto con un trasmettitore Bluetooth che invia i dati a uno smartphone, o a un holter, che si può comodamente tenere in tasca.

Il professor Matteo Pasquali, della Rice University, è convinto che il settore dei dispositivi indossabili abbia un promettente futuro davanti a sé: «Siamo nella stessa situazione in cui erano le celle solari pochi decenni fa. Ci servono applicazioni importanti che consentano di passare a una economia di scale e incrementare l'efficienza».

In questo panorama non è quindi possibile sapere se e quando si potranno trovare in commercio maglie smart come quelle sviluppate in Texas ma, se dobbiamo credere ai loro creatori, un giorno saranno comuni come oggi lo sono gli smartphone.

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