IA e teenager: ai chatbot non si applica libertà d'espressione

Nel caso dell'adolescente spinto a suicidarsi da un chatbot, il giudice ha deciso che il testo generato non è protetto dal Primo Emendamento USA.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-06-2025]

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Azienda IA in tribunale per il suicidio di un adolescente

I chatbot non godono delle protezioni offerte dal Primo Emendamento della Costituzione statunitense: l'ha stabilito il giudice Anne Conway, chiamata a dirimere il caso dell'adolescente suicidatosi dopo alcune conversazioni con una IA, di cui abbiamo parlato poco tempo fa.

La causa è nata quando la madre del ragazzo ha portato in tribunale Character.ai e Google, finanziatrice dell'azienda; secondo l'accusa, la startup dietro al chatbot ispirato a Daenerys Targaryen (personaggio del Trono di Spade) avrebbe spinto il ragazzo al suicidio.

Character.ai aveva cercato di sostenere che il testo generato dal bot era una forma di espressione protetta per l'appunto dal Primo Emendamento, come libri, film, videogiochi. Ma ora il giudice ha deciso che non è questo il caso.

A differenza di contenuti tradizionali come film o libri, i chatbot generano risposte in tempo reale, spesso personalizzate. Questo li rende strumenti potenti ma potenzialmente pericolosi, soprattutto per utenti vulnerabili come gli adolescenti.

La sentenza non chiude la controversia circa il ruolo dei chatbot e la loro influenza sugli utenti; può tuttavia rappresentare un «caso pilota» per la giurisprudenza statunitense, come ha indicato Lyrissa Barnett Lidsky, professoressa di diritto dell'Università della Florida. Ad ogni modo, la causa contro Character.ai e Google è appena agli inizi.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 8)

Come ho detto prima, magari è così. Ma il preconcetto senza indicazioni diverse è pericoloso. Se ci sarà un'azione legale - come sembra - e la società a propria difesa si appellerà alle colpe della madre con prove evidenti, se ne riparlerà: ma fino ad allora, il presupposto di innocenza del genitore deve essere mantenuto, perché al... Leggi tutto
5-6-2025 08:14

@[susi] Tu sei a conoscenza di dettagli che possono indicare chiaramente che la madre fosse disattenta e fosse causa principale del suicidio del giovane? Nella decisione del 21 maggio sulla morte del quattordicenne Sewell Setzer III, hanno solo discusso se le frasi del Chatbot potessero essere coperte dalla libertà di parola come sancito... Leggi tutto
4-6-2025 15:46

{susi}
@Homer S.: a mio parere la responsabilità della madre sta a monte di quanto avvenuto, nel senso di una scarsa cura del ragazzo e di una disattenzione alle sue condizioni psichiche. Avere un figlio è una responsabilità enorme, e la cura delle sue condizioni psicofisiche deve essere continua; purtroppo sono troppi i... Leggi tutto
4-6-2025 09:41

Google è una realtà commerciale. Le domande che si vede sottoporre possono avere finalità innocue o perverse. Semmai il problema sono le risposte. Se chiedo "come faccio a togliermi la vita?", potrei farlo anche solo come anatomopatologo forense in specializzazione che vuole esplorare le casistiche possibili, o come psicologo... Leggi tutto
4-6-2025 08:04

Sono parole forti. Non c'è correlazione palese tra ciò che è accaduto e le sue responsabilità, magari presenti, ma additarla come colpevole solo perché ha fatto causa è piuttosto discutibile. Esporre senza adeguata sorveglianza e preparazione un adolescente ad una tecnologia per la quale si è chiaramente impreparati è un punto... Leggi tutto
4-6-2025 08:00

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