Diario di un invisibile. I Grigi avevano cinque sessi contemporaneamente e l'equivalente del lato femminile umano aveva uno spiccato senso materno... anche se l'incesto veniva praticato normalmente.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-11-2011]
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Diario di un Invisibile
Al risveglio mi trovai nell'ambiente familiare del reparto ospedaliero. E maledissi il ritorno alla coscienza per il concerto di dolori che lo accompagnò. La prima cosa che percepii non furono immagini, che faticarono a farsi strada nella nebbia in cui erano immersi i miei occhi, ma dei toni di grigio che esprimevano mortificazione intorno a me.
Dopo qualche secondo a quei colori si associarono le forme di Giovanna, Marsi e Paola. Giovanna e Paola mi guardavano mortificate e preoccupate. "Scusa Alberto." disse Giovanna. "Si, scusa." ribadì Paola aggiungendo "Non volevamo farti male ma sai..."
Le guardai torvo. Intanto giovanni stava mettendo dei fiori in un vaso sul comodino che stava accanto al letto nel quale giacevo. "Dai che ti ha detto bene. Questi fiori potevano stare in una corona funebre, invece in un paio di settimane sarai come nuovo. A parte la frattura del setto nasale, sette costole incrinate, una piccola lesione alla milza ed escoriazioni e contusioni varie, stai benissimo."
Guardai male anche lui. Adesso i loro colori viravano sul rosa-imbarazzo a prova della loro sincerità. Ma nelle condizioni in cui ero, le loro sincere scuse non valevano un millesimo di un buon antidolorifico. Si guardarono con imbarazzo e dalle loro onde cromatiche capii che Giovanni era stato silenziosamente delegato a una risposta.
"Alberto, esaminando i risultati dei test a cui sei stato sottoposto ho scoperto che hai un'altra particolarità..." Lo guardai malissimo. Arrivava un'altro guaio. "Hai un incredibile parametro di sex appeal. Per un Messia è una virtù meravigliosa." Se avessi potuto muovere anche poco un braccio gli avrei tirato in faccia il suo vaso di fiori.
Marsi lo capì e i suoi tre occhi assunsero un'espressione di circostanza... bastardo! "Non prendertela con me. Io analizzo i dati solamente." Non avevo voce, faticavo a respirare attraverso il sondino inserito nel naso rotto, altrimenti lo avrei mandato in culo di cuore.
"Veramente Alberto. Sono dispiaciuto e..." Non potè finire la frase, la porta si aprì di scatto e comparve una di quelle teste di cuoio che ormai avevo capito essere i nostri predatori naturali nell'ordine universale delle cose. L'articolo continua qui sotto.
Cosa dovevo buttare? Una delle tante flebo che m'intubavano? E come avrei potuto mettermi faccia a terra se nemmeno ero in grado di darmi una grattata alle chiappe? Stavo per recuperare il poco fiato residuo per mandarlo affanculo come meritava, quando davanti a lui si materializzò Betàl. L'alieno scansò verso terra la canna dell'arma con quel suo sorriso gentile e timido.
Il militare lo guardò sorpreso. E la sua sorpresa aumentò qualche frazione di secondo dopo, quando sentì una mano che attraversando pelle e carne, insinuandosi fra le costole, gli afferrava il cuore per strapparglielo con mossa secca. Qualche secondo dopo il corpo del soldato era a terra senza vita e Betàl ci mostrava il cuore nella mano con quel suo sorriso gentile e timido. Perché negli ultimi tempi, ogni volta che dovevo assistere a scene del genere non mi trovavo in condizione di poter vomitare liberamente?
Sei giorni dopo stavo decisamente meglio, anche perché mi stavano tutti saggiamente alla larga fatto salvo di quanto strettamente indispensabile. Il settimo giorno l'ingresso del dottor Marsi mi fece intuire che la pace era finita. "Allegro Alberto, stiamo per portarti un nuovo amico." disse cordialmente. "Un amico che mi strapazzerà come?" gli risposi.
"Stai tranquillo, nessuno ti farà del male. Durante lo scontro della settimana scorsa abbiamo ferito e fatto prigioniero quello che pensiamo essere un ufficiale della DiSpePSIA. Ovviamente non speriamo minimamente di ottenere risultati da un interrogatorio, quindi lo porteremo qui per la convalescenza e forse grazie alle tue particolarità riuscirai a ottenere informazioni."
"Aaaah come no. Bella idea. Così appena sta meglio mi ammazza e scappa." "No stai tranquillo ti ho detto, ho pensato a tutto. Si trasferirà qui anche Betàl il Grigio. Può passare intere settimane da insonne senza risentirne." Marsi non aspettò la mia replica, premette il pulsante di un piccolo telecomando e dopo pochi minuti entrarono Luca e Matteo spingendo una carrozzella su cui stava un tizio dall'aria dura e dall'aspetto massiccio. Li seguiva il Grigio.
Giovanni era uno stronzo ma i suoi tre occhi ci vedevano benissimo. Dopo appena 24 ore il prigioniero iniziò a parlarmi. E continuò a parlarmi. E parlava, parlava, parlava senza interruzione da ormai tre giorni. Non ne potevo più. Mi aveva raccontato tutta la sua vita per grandi linee nel secondo giorno. Il terzo giorno scese in dettagli e nel quarto stava nell'anedottica più noiosa e generatrice di emicrania.
A questo bisogna aggiungere che Betàl appena entrato nella stanza, si era messo in una sedia accanto al letto e mi aveva preso una mano per tenerla fra le sue, guardandomi con quei giganteschi occhi dall'aria un pò triste e da questa posizione non si era più mosso.
Durante la convalescenza avevo letto che i Grigi avevano cinque sessi contemporaneamente e che l'equivalente del lato femminile umano aveva uno spiccato senso materno anche se l'incesto veniva praticato normalmente. Le storie sui rapimenti di umani a scopo scientifico perpetrati dalla sua razza erano pura leggenda. Era vero che rapivano umani ma solo per farne animaletti da compagnia utilizzabili anche sessualmente.
Intanto il prigioniero (tale Vilfredo Sartori capitano della DiSpePSIA) continuava a parlare. "E allora fu a otto anni che mi decisi che non potevo essere vittima di bullismo e mi feci iscrivere dai miei genitori ad una palestra di karate... Alberto ma mi stai ascoltando?"
Annuii per semplice abitudine alla gentilezza. Vilfredo si avvicinò, sorrise e mi carezzò dolcemente una guancia. "Sai che sei molto caro? Mi piace starti vicino."
Mi guardava languidamente, nello stesso momento sentii le mani di Betàl iniziare a carezzarmi il braccio... Fare il Messia dotato di grande sex appeal mi piaceva sempre meno.
Nota dell'autore: E allora? Vi aspettavate uno storia di "tute bianche" pregna di contenuti politici e ora vi trovate in una novella erotica polisessuale transrazziale? Delusi? Contenti? Non prendete mai niente per quello che sembra! La storia va avanti con mille nuove sorprese... l'avventura è uno stato mentale. E soprattutto non fate la cazzata di perdere la prossima violenta, sconvolgente puntata.
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