Diario di un invisibile. Addendum
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-01-2012]
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Diario di un Invisibile
E' passato molto tempo dalla prima riga di questo diario, tanto, troppo, più di quanto se ne possa umanamente sopportare. Eppure mi trovo costretto a riprenderlo per quel compìto che immeritoriamente mi è stato assegnato.
Faticoso, doloroso, onorevole. Da accettare stringendo i denti e con orgoglio. Sono ormai vecchio e decrepito, confuso fra ricordi reali e fantasie dove l'unica sostanza è la memoria dei legami che ho perso. La certezza degli scomparsi.
Quello che dovrebbe essere il dono di una vita lunghissima si è risolto nell'assenza di coloro che erano parte della mia stessa esistenza; Paola, Matteo, Luca, Giovanna, Maria, Mersi, De Moncler, Betal in tempi diversi sono andati verso le loro divinità o verso il nulla, secondo il loro credere, lasciandomi sempre più solo ad attendere il momento in cui anch'io sarò libero dalla prigionìa di questo vecchio corpo malandato, cella ormai facilissima da evadere per un'anima troppo a lungo prigioniera. Spero solo e desidero che ci siano per me delle porte di un qualunque Paradiso a cui bussare.
Come avevo previsto, solo brevemente le cose erano cambiate; poi il nuovo era diventato vecchio per essere a sua volta contestato da un nuovo emergente che rivendicava il nuovo precedente (che nel frattempo era diventato vecchio) come novità assoluta. L'articolo continua qui sotto.
IBM prevede che cinque tecnologie diventeranno realtà entro il 2016. Quale credi che si realizzerà davvero? | |||||||||||||
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Ma non posso lamentarmi, ho vissuto tanti avvenimenti ed esperienze; ora sono pronto a chiudere l'esistenza che un qualche Dio o un bizzarro Destino mi ha dato. Ho comunque avuto tante vite in una sola e posso chiudere senza rimpianti e con un ragionevole bagaglio di rimorsi che stanno a provare che ho vissuto veramente.
Mi guardo intorno e vedo troppo asettico bianco nel lussuoso ricovero dove sono stato scrupolosamente confinato. Un bianco che impietosamente fa da schermo a troppo dolorosi e lontani ricordi; tanto lontani da farmi temere che siano solo fantasie.
Crudelmente, sofisticate macchine, pagate dalle chiese costruite sul mio nome, mi tengono in uno stato di artificiosa vita. Macchine complesse, difficili da capire. Ma adesso ho trovato, dopo tanto cercare, il loro punto debole e opererò su questo per chiudere finalmente questo diario con quella che sarà veramente la...
FINE
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