Bastano un piccolo foro e una chiavetta con un malware. E il bancomat sputa fuori tutti i soldi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-01-2014]
Per rapinare un bancomat non è necessario arrivare direttamente alla cassaforte né impiantare skimmer e telecamere per copiare le tessere e sottrarre i codici dei clienti.
Invece, basta fare un piccolo buco nel punto giusto: nella fattispecie, nel punto in cui - dietro alla maschera - si trova la porta USB del computer di cui i clienti normali vedono solo lo schermo e costituisce il cuore del sistema.
Proprio in questo modo ha agito una banda, il cui operato è stato svelato al Chaos Computing Congress di Amburgo.
I malviventi facevano una prima visita al bancomat, durante la quale praticavano il buco e poi lo ricoprivano in maniera che non fosse facilmente visibile.
Quindi tornavano armati di chiavetta USB, la inserivano e questa caricava un software (in grado di elencare il numero delle banconote presenti, suddivise in base al taglio) tramite il quale il bancomat veniva istruito a elargire tutto il denaro che custodiva: in tal modo due macchine sono state svuotate completamente.
L'intera operazione era peraltro a prova di "iniziative personali": per avere il denaro il ladro doveva inserire un codice a 12 cifre seguito da un secondo codice che cambiava costantemente e poteva essere ottenuto solo telefonando a un altro membro della banda al quale occorreva leggere quanto mostrato dal display dopo l'inserimento del primo codice; si pensa che tale procedura servisse a evitare che i singoli membri della banda agissero di propria iniziativa.
I ricercatori che hanno scoperto la violazione ritengono che chiunque abbia sviluppato il sistema debba avere "una conoscenza profonda" dei bancomat e del modo in cui essi operano.
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