Lo shopping online? Adesso si fa col Bancomat

Per fare compere su Internet non sarà più necessario avere una carta di credito.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-12-2014]

online shopping bancomat

Gli acquisti online sono un'abitudine che va prendendo sempre più piede: l'ampia scelta si unisce alla possibilità di fare acquisti alle ore più disparate e trovare le offerte migliori.

Il problema, per molti, nasce quando si arriva al momento di pagare: non tutti hanno una carta di credito (sistema preferito dal 26% di chi compre via Internet) o una prepagata (33%) - requisiti essenziali per poter fare acquisti su un gigante come Amazon - e anche i conti presso servizi come PayPal (19%) non raggiungono proprio tutti.

Resterebbe da citare il bonifico bancario (scelto dal 9% degli acquirenti) ma non tutti i servizi di vendita lo accettano.

A partire da fine marzo, però, per i pagamenti via Internet ci sarà una alternativa in più: il Bancomat.

Ad annunciarlo è stato Sergio Moggia, direttore generale del consorzio Bancomat: «A fine marzo saremo pronti per la prima transazione PagoBancomat sul web. Sembra crescere, anche se di poco, sia l'utilizzo di internet in Italia sia il numero di consumatori che acquistano online».

Sondaggio
Qual è il motivo principale che ti può far desistere (oppure no) dal compiere un acquisto online?
La scarsa accessibilità del sito di ecommerce.
I tempi di consegna non certi.
La scomodità di dover rimanere a casa o di dover concordare la consegna con il corriere.
La possibilità che il pacco vada perso, se la spedizione non è tracciata.
La poca fiducia riposta nel negozio online.
Il prezzo maggiore del prodotto.
Le spese di spedizione elevate.
Il sovrapprezzo applicato per la spedizione contrassegno.
La scomodità di dover rispedire il pacco qualora la merce ricevuta sia danneggiata o difettosa.
La maggior difficoltà a far valere le condizioni di garanzia.
L'impossibilità di trattare sul prezzo o di chiedere uno sconto.
La poca fiducia riposta nei sistemi di pagamento online disponibili.

Mostra i risultati (2505 voti)
Leggi i commenti (10)

Secondo Moggia non si tratta di fare concorrenza alle carte di credito, poiché online c'è spazio per tutti.

Per quanto riguarda il funzionamento, Moggia spiega: «non ci sarà bisogno di inserire il numero identificativo della carta, del PIN o dei codici di sicurezza. Una volta attivata in banca la funzione web sulla propria carta, non sarà necessario digitare il proprio pin ma al momento dell'acquisto si verrà reindirizzati al sito delle propria banca. Dopo le verifiche scatterà il via libera all'acquisto».

Ovviamente vi sono preoccupazioni per quanto riguarda la sicurezza, ma il direttore generale rassicura: «Siamo in grado di offrire elevatissimi sistemi di sicurezza» e, nel caso in cui qualche malintenzionato entrasse in possesso del numero identificativo, «non sarà compromessa in nessun caso la sicurezza della carta».

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Approfondimenti
Il bancomat biometrico arriva in Europa
Clonava i bancomat, inghiotte una chiavetta Usb
Aumentano i bancomat frodati con lo "skimming"

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 6)

Per ora il sistema di pagamento più sicuro è paypal... sopratutto a livello di cliente.
17-12-2014 15:02

Io personalmente ho già altre alternative e credo non lo userò però era ora che si decidessero se vogliono una fetta di torta anche per loro...
8-12-2014 17:37

{alzarkawi}
GIA' SIAMO TUTTI PRESI PER IL COLLO DAL SISTEMA CHE GOVERNA IL MONDO ADDIRITTURA AL DI SOPRA DEI PRESIDENTI DI PAESI (come gli Usa e tutti gli altri), che già ha provocato due guerre mondiali, il web ha dato a queste entità un'occasione unica, la possibilità di mettere le mani anche sui denari che prima circolavano in contanti! una cosa... Leggi tutto
3-12-2014 05:26

Mah , io mi trovo già bene con paypal, molto sicuro, sinora non mi da dato nessun problema. Ecco un problema forse sì c'è: che ad esempio su amazon non vogliono pagamenti con paypal
2-12-2014 22:53

Notizia interessante, :D chissà se utilizzeranno il sistema di rimborso delle carte di credito, in caso di truffa oppure se lasceranno i truffati in mezzo alla via come fanno con le prepagate. :evil:
2-12-2014 20:52

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Chi di questi 10 non ha meritato il premio Nobel per la Pace?
Elihu Root, segretario di Stato USA, vincitore nel 1912, indagato per la repressione degli indipendentisti filippini.
Aristide Briand, politico francese, vincitore nel 1926, nonostante molti sostengano che gli accordi da lui voluti abbiano portato la Germania a tentare la successiva espansione verso est.
Frank Kellogg, vincitore nel 1929: la sua idea per evitare le guerre fu sconfessata di lì a breve dalla politica tedesca.
Carl von Ossietzky, giornalista tedesco, vincitore nel 1935 per aver rivelato la politica tedesca di riarmo in violazione dei trattati. Meritava il premio, ma la tempistica fu pessima: venne deportato in un campo di concentramento.
Nessuno: nel 1948 il premio non venne assegnato. Sarebbe potuto andare a Mohandas Ghandi, ma era stato assassinato e il Comitato non permise che il premio fosse assegnato alla memoria.
Henry Kissinger e Le Duc Tho, vincitori nel 1973 per aver negoziato il ritiro delle truppe USA dal Vietnam. Il primo però approvò il bombardamento contro la Cambogia; il secondo rifiutò il premio.
Yasser Arafat, Shimon Peres e Yitzakh Rabin, vincitori nel 1994, sebbene gli accordi di Oslo abbiano avuto effetti molto brevi.
Kofi Annan e le Nazioni Unite, vincitori nel 2001, investigato nel 2004 per il coinvolgimento del figlio in un caso di pagamenti illegali nel programma Oil for Food.
Wangari Muta Maathai, vincitrice nel 2004, convinta che il virus HIV sia stato creato in laboratorio e sfuggito per errore.
Barack Obama, vincitore nel 2009, appena eletto presidente degli USA.

Mostra i risultati (2095 voti)
Luglio 2025
Il frigorifero di Samsung che fa a meno del gas: sfrutta l'effetto Peltier
Il pericolo delle eSIM
SPID, l'addio è ufficiale: il governo punta su CIE e IT Wallet
Bollette gonfiate, le strategie illecite. Scandalo energetico in Italia
Eliza colpisce ancora
Fuga da Windows: in tre anni ha perso 400 milioni di utenti. Preferiti Android, Mac e Linux
Giugno 2025
Windows 10, aggiornamenti gratuiti per tutti. Ma ci sono requisiti da rispettare
Addio, vecchia carta d'identità: è obbligatorio passare alla CIE entro agosto 2026
16 miliardi di nomi utente e password finiscono online: coinvolti anche Facebook, Google e Apple
Tracciamento delle notifiche: ultima frontiera
Amazon stringe sui resi: la finestra scende da 30 a 14 giorni
Passare a Windows 11 è più semplice con Windows Migration. La fine di Windows 10 è già arrivata
WhatsApp, ecco perché stai ricevendo un messaggio che ti chiede di aggiungere l'indirizzo email
Richiamati oltre un milione di power bank: potrebbero surriscaldarsi fino a prendere fuoco
La Danimarca lascerà Windows e Microsoft Office, passando a Linux e LibreOffice
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 11 luglio


web metrics