Sapevate che sui telefonini si trovano 18 volte più batteri che nei bagni pubblici?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-11-2019]
Per la maggior parte delle persone, l'abitudine è ormai consolidata: dovunque vadano hanno con sé lo smartphone.
Ciò accade perché, grazie al continuo aumento delle funzioni che esso offre, l'uso dello smartphone è pressoché continuo: che si tratti di rispondere a una chiamata, inviare un messaggio, controllare gli impegni della giornata, ascoltare della musica o passare del tempo con un gioco, tutto passa dal telefonino.
Quindi, in pratica tutto ciò che le mani toccano viene toccato anche dal telefonino: è così che si spiega la quantità di batteri che popola gli schermi degli smartphone, microorganismi che trasferiamo ogni volta che la mano passa dalla maniglia della porta allo schermo, dal carrello della spesa allo schermo, e via di seguito.
Addirittura secondo PhoneSoap un cellulare «ospita 18 volte più batteri di un bagno pubblico», e bisogna ammettere che è un'affermazione in grado di generare un certo disgusto, soprattutto se si considera che spesso lo smartphone viene anche portato al volto.
La cifra potrà anche essere un po' esagerata - dopotutto PhoneSoap ha un certo interesse nel far ritenere alle persone che i loro smartphone pullulino di batteri - ma la presenza di ospiti indesiderati sugli schermi non è una fantasia.
L'interesse di PhoneSoap cui accennavamo si chiama anch'esso PhoneSoap, ed è un dispositivo progettato per eliminare i batteri dallo smartphone.
Sembra una piccola scatola, o forse una custodia per il telefonino, che all'esterno presenta tre connettori: uno per l'alimentazione (da collegare alla rete elettrica), una porta USB e una porta USB Tipo-C.
All'interno della custodia, ovviamente, va lo smartphone, che volendo può essere collegato alla porta USB o USB-C posta all'esterno tramite il cavo del caricabatterie per ricaricarlo mentre avviene la sterilizzazione.
La ricarica è però solo un effetto accessorio. Ciò che è importante è che, una volta chiuso PhoneSoap, si avvia il processo che elimina i batteri: una luce blu avvisa del fatto che detto processo è in corso, e quando essa si spegne - dopo circa 10 minuti - il lavoro è completo. A quel punto il telefonino è pulito e libero da presenza poco gradite.
Come si può forse immaginare (dato che altri dispositivi adottano il medesimo princpio), la sterilizzazione avviene grazie all'uso della radiazione ultravioletta C (UV-C), nota per avere proprietà germicide: essa causa infatti la degradazione del DNA dei batteri.
Secondo i test di laboratorio, PhoneSoap funziona: è stato in grado di uccidere il 99,9% dei germi che comunemente si possono trovare in casa, compresi batteri pericolosi quali l'Escherichia Coli, stafilococchi e quelli responsabili della salmonellosi, ma anche i virus dell'influenza e del raffreddore.
Ovviamente, l'utente comune non ha modo di verificare la scomparsa dei bacilli ma, per questo, deve fidarsi dei test.
PhoneSoap è in vendita in USA a 80 dollari; gli acquirenti italiani lo possono trovare su Amazon a circa 90 euro.
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