Sulla condanna pesa anche la mancata dichiarazione al fisco dei proventi del furto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-01-2022]
Non è strano che una scuola o comunque un'istituzione scolastica decida di fornire ai propri studenti attrezzature e dispositivi tecnologici: l'acquisto di grandi quantità di apparecchi generalmente comporta uno sconto e la spesa per l'acquisto non grava sulle famiglie.
Tra il 2013 e il 2018 il Central Consolidated School District del Nuovo Messico, negli Stati Uniti, ha acquistato oltre 3.000 iPod con l'intento di distribuirli ai bambini figli di nativi americani residenti nelle riserve di quello Stato. Il problema è che quegli iPod non sono mai arrivati a destinazione.
Tra l'acquisto e la consegna s'è infatti inserita Kristy Stock, ossia la responsabile stessa del programma di fornitura degli iPod ai bambini, che si è impossessata di ogni singolo dispositivo e poi l'ha venduto su eBay, realizzando ricavi per oltre 800.000 dollari.
Scoperta e sottoposta a un lungo processo, la donna è stata alla fine condannata: ora dovrà scontare 18 mesi di prigione non solo per il furto ma anche per frode fiscale. Il giudice ha infatti chiarito che avrebbe dovuto riportare nella propria dichiarazione dei redditi i proventi illegali generati dalla vendita degli iPod.
Sebbene a un occhio ingenuo possa apparire scontato che dichiarare i ricavi di un'attività illecita non sia una mossa brillante, il fisco americano è di parere diverso: esso sostiene che, non avendo inserito nella dichiarazione quegli 800.000 dollari, Kristy Stock ha frodato l'amministrazione statale e federale di oltre 200.000 dollari di tasse.
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