L'azienda titolare del famoso motore grafico ha dovuto chiudere due uffici a causa delle minacce formulate da sviluppatori inferociti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-09-2023]
Martedì 12 settembre Unity Technologies ha annunciato un importante cambiamento al modello di licenza applicato al proprio, popolare motore grafico Unity, scatenando una vastissima serie di proteste che continua a tutt'oggi.
In che cosa consista il cambiamento è presto detto: a partire dal 1 gennaio 2024, gli sviluppatori di i videogiochi realizzati con Unity che avranno raggiunto la soglia di 200.000 download e di 200.000 dollari di incassi dovranno versare 0,20 dollari a Unity Technologies per ogni nuova installazione.
Un post su X spiega nel dettaglio le novità e contiene i link necessari per chi voglia approfondire, ma quel che è interessante notare ora è che la furia degli sviluppatori di videogiochi non si è limitata al virtuale, tra commenti piccati, petizioni, proteste generiche e minacce di ritirare dal mercato certi giochi.
Unity stessa ha infatti comunicato di aver dovuto chiudere i propri uffici di Austin e San Francisco dopo aver ricevuto «serie minacce di morte» rivolte ai propri dipendenti proprio per via delle modifiche ai piani di licenza.
Unity aveva anche in programma un incontro pubblico nelle due città per spiegare meglio i motivi e le conseguenze della decisione, ma ha deciso di annullarlo: a quanto pare alcuni dei molti sviluppatori scontenti sono anche squilibrati, e secondo la polizia potrebbero anche passare dalle parole ai fatti.
Che esistano persone pronte a ricorrere alla violenza per rimediare a un'ingiustizia - vera o presunta - subita da parte di una delle grandi aziende tecnologiche non è una novità: basti pensare al caso dell'uomo che, nel 2019, percorse oltre 5.000 km per andare a protestare alla sede di Google, colpevole di avergli rimosso l'account YouTube (peraltro in realtà cancellato dalla moglie dell'uomo), portandosi dietro per sicurezza tre mazze da baseball.
Unity non ha fatto sapere per quanto tempo abbia intenzione di tenere chiusi gli uffici nelle due città americane: è probabile che aspetti un "via libera" dalla polizia, che sta cercando di rintracciare gli autori delle minacce.
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