Sinkclose consente di installare un bootkit praticamente impossibile da rilevare ed eliminare.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-08-2024]
Se Intel si trova in una brutta situazione a causa dei guai relativi ai processori Core di tredicesima e quattordicesima generazione, anche AMD ha qualche problema da affrontare.
Alla prossima Defcon due esperti di sicurezza che lavorano per IOActive, Enrique Nissim e Krzysztof Okupski, presenteranno le proprie scoperte, relative a una falla presente nei chip di AMD e che hanno ribattezzato Sinkclose.
Se sfruttata, essa consente di usare il processore per eseguire del codice in System Management Mode, una speciale modalità delle CPU AMD, riservata per certe particolari funzionalità del firmware.
Presente - secondo quanto hanno finora rivelato Nissim e Okupski - in tutti i processori prodotti almeno del 2006, Sinkclose fortunatamente non è semplice da sfruttare: richiede che si sia già ottenuto un accesso privilegiato al sistema.
A quel punto, però, consente di infettare il computer con un bootkit, un malware potenzialmente invisibile al sistema operativo e in grado di sfuggire agli antivirus, che viene caricato nelle primissime fasi di avvio del PC o del server.
In una situazione del genere, un criminale informatico potrebbe ottenere accesso completo alla macchina che ha scelto come bersaglio; inoltre - spiegano i ricercatori che hanno individuato il problema - se la configurazione del Platform Secure Boot (funzionalità di sicurezza creata da AMD proprio per bloccare gli attacchi a livello di firmware) è imperfetta un'infezione da Sinkclose sarebbe non solo molto difficile da individuare, ma anche capace di resistere a una reinstallazione del sistema operativo.
In un caso del genere «in sostanza l'unica soluzione è buttare via il computer» ha commentato Nissim, spiegando che servirebbe un apposito apparecchio - un SPI Flash Programmer col quale agire direttamente su certi chip - per eliminare il malware.
AMD, che naturalmente è già stata informata del problema, da un lato ha sottolineato come sfruttare la falla sia effettivamente molto complicato; dall'altro ha già rilasciato aggiornamenti che fungono da contromisure per «attenuare» la portata della falla per ii processori delle serie EPYC e Ryzen, e presto farà lo stesso per i sistemi embedded.
Non è chiaro al momento se l'azienda intenda o possa procedere a chiudere in modo definitivo la falla, ma ha pubblicato un elenco di tutti i prodotti interessati.
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Homer S.