Ma non sono quello che si potrebbe pensare.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-09-2024]
Per imporsi, un nuovo dispositivo non deve soltanto offrire qualcosa che prima non esisteva: deve anche portare un nome accattivante. Dai cellulari siamo passati agli smartphone, per esempio: sempre telefoni sono, ma ora sono diventati furbi (smart per l'appunto). Il nome ha avuto successo, ed è diventato popolare.
Altre trovate hanno goduto di successo decisamente inferiore. Pensiamo per esempio al breve periodo di popolarità dei phablet, dispositivi che non erano né phone né tablet, perché troppo grandi per essere considerati degli smartphone e troppo piccoli per essere considerati dei veri tablet. Fortunatamente un'espressione tanto orrenda non è riuscita a mettere radici e ormai è stata quasi dimenticata.
Sullo stesso modello sta però ora prendendo piede - per ora in America e in Giappone, e speriamo che lì rimanga - una nuova parola macedonia: è arrivato infatti il momento dei pornitor.
Si tratta dell'infelice unione di portable e monitor, ossia di quegli schermi portatili che, complice la discesa dei prezzi e del peso, stanno diventando abbastanza popolari presso quanti non riescono ad accontentarsi del singolo, generalmente piccolo, schermo del proprio laptop.
Il problema per chi realizza schermi portatili è che, per emergere sulle grandi piattaforme come Amazon, non basta offrire un buon prodotto (come appunto ricordavamo all'inizio): occorre che esso abbia un nome che gli permetta di scalare le classifiche e, possibilmente, dar vita a una categoria a sé, affinché - nel caso specifico - i monitor portatili non spariscano all'interno del mare dei monitor in senso generico.
Ecco quindi la trovata: «Chiamiamoli pornitor» deve aver pensato qualche addetto al marketing; la proposta deve quindi essere parsa tanto buona da creare un intero marchio chiamato Pornitor, i cui prodotti si trovano in vendita sulle versioni giapponese e statunitense di Amazon sebbene, a dire la verità, il motore di ricerca giapponese pensa che l'utente abbia sbagliato a digitare e stia in realtà cercando pornhub, e non a caso le categorie suggerite nulla hanno a che fare con gli schermi dei computer.
Agli utenti comuni non resta prendere atto dell'esistenza di questa nuova specie di apparecchi e, al limite, chiedersi come abbia fatto una parola del genere a essere approvata senza che nessuno sia scoppiato a ridere.
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