Ci sono stati “troppi errori e troppa censura” come ha dichiarato il CEO di Meta Mark Zuckerberg.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-01-2025]
«È ora che torniamo alle nostre radici per quanto riguarda la libertà di espressione»: è con queste parole, pronunciate in un video pubblicato su Instagram, che Mark Zuckerberg - CEO di Meta - ha dato il benservito ai fact checker.
Istituiti nella speranza che, mossi da imparzialità e obiettività, garantissero il controllo sulle notizie false pubblicate su Instagram e Facebook - eliminando la disinformazione ma lasciando spazio alla diversità di opinioni, purché sostenute da fatti - non si sono rivelati quello strumento davvero indipendente che Zuckerberg stesso si augurava.
«Vediamo troppi errori e troppa censura» racconta Zuckerberg, aggiungendo: «Le ultime elezioni, inoltre, sembrano essere un punto di svolta culturale, dando nuovamente priorità alla libertà di espressione».
Ammettendo implicitamente che finora né Facebook né Instagram erano particolarmente interessati alla libertà di espressione, Mark Zuckerberg ha quindi varato il nuovo corso: eliminati i fact checker, è giunto il tempo delle Note della Comunità (Community Notes).
Se il nome sembra familiare è perché si tratta dello stesso sistema adottato da X, il social network un tempo noto come Twitter acquistato qualche anno fa da Elon Musk: anziché affidarsi a una task force che si arroghi il compito di identificare ciò è accettabile, Facebook e Instagram, come fa per l'appunto X, si affideranno agli utenti stessi, che potranno segnalare i post ritenuti bisognosi di maggior contesto, per esempio perché ritenuti fuorvianti.
Detto contesto potrà essere fornito tramite le Note della Comunità stesse, affinché i lettori di un dato post possano inquadrarne correttamente il contenuto e, in tal modo, evitare la diffusione della disinformazione.
In un post su Thread, Zuckerberg ha spiegato anche che gli unici contenuti sui quali Meta continuerà a intervenire direttamente saranno quelli illegali; cesserà invece di intervenire nei discorsi relativi ai contenuti più discussi, evitando di sostenere una data visione del mondo e lasciando che il discorso si sviluppi; in questo modo non rischierà di applicare regole «avulse dal dibattito principale» che si conduce nel mondo al di fuori dei social network.
«Torneremo alle nostre radici e ci concentreremo sulla riduzione degli errori, semplificando le politiche che adottiamo e ripristinando la libertà di espressione sulle nostre piattaforme» afferma Zuckerberg, annunciando che l'istituzione delle Note della Comunità partirà dagli Stati Uniti.
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Homer S.