Pannelli solari, aggiornamenti software e armi cibernetiche

Cassandra Crossing/ Il dubbio che l'Internet delle Cose possa essere usata come arma inizia a manifestarsi, ma si parla di minaccia hacker o potenziale aggressione cinese. Il vero problema non sono i “cattivi”, ma piuttosto i modelli di sviluppo del software commerciale.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-05-2025]

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Immagine di thenotetravel.

Il recente blackout iberico non ha fatto esternare solo Cassandra; molti altri hanno cominciato a discutere tecnicamente dell'evento, e i più previdenti anche di possibili eventi futuri, tanto più preoccupanti quanto più legati alla volontà di qualcuno.

Un esempio che lega rete elettrica e Internet delle Cose è il vettore di attacco che utilizza i bug del firmware degli inverter degli impianti fotovoltaici per manipolare molti Gigawatt di potenza elettrica installata, allo scopo di generare un collasso sistemico della rete elettrica, analogo a quanto successo poche settimane or sono nella penisola iberica.

Ricordiamo che i pannelli solari generano corrente continua, mentre le reti elettriche trasportano corrente alternata. Il device elettronico che permette a un impianto fotovoltaico di connettersi alla rete elettrica e di mandarvi energia è appunto l'inverter. Suo è il compito di elevare la tensione della potenza elettrica generata dai pannelli fotovoltaici e trasformarla in corrente alternata, con la frequenza e soprattutto con la fase giusta.

Forse l'ultima parola "fase" ha fatto arricciare il naso a qualcuno? Per far sì che la rete possa accettare la corrente di un generatore è necessario non solo che questa abbia la tensione e la frequenza giusta, ma anche che la fase sia esattamente quella della rete, come se rete e inverter facessero parte di una squadra di nuoto sincronizzato.

Se un inverter - o qualunque altro generatore elettrico connesso a una rete - perde la fase o peggio ancora la frequenza, iniziano una serie di fenomeni energetici estremi, per cui è necessario disconnettere immediatamente i generatori dalla rete e fermarli, per salvaguardare l'integrità sia dei singoli generatori che della rete elettrica.

È quello che è successo nel caso spagnolo; un singolo e improvvido distacco di un collegamento in cui passava molta potenza elettrica ha richiesto alla rete elettrica una rapida e grande variazione di potenza, che ha fatto fluttuare frequenza e fase; poi ha prodotto una cascata di distacchi automatici e spegnimenti che si è estesa a tutti, dicasi tutti, i generatori della rete elettrica spagnola e portoghese. Risultato? Tutto fermo, e all'arrivo della sera tutto buio!

Il problema, la cui causa scatenante non è stata mai ufficialmente dichiarata, è molto preoccupante, sia che si tratti di un incidente che di un evento deliberato. In ambedue i casi infatti, se questo fenomeno non fosse stato già noto a tutti gli eserciti dotati di forze e armi cibernetiche, ora certamente lo è.

Ti invitiamo a leggere la pagina successiva di questo articolo:
Gli inverter buggati mettono a rischio la rete elettrica

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 13)

Attento odisseo a menzionare le certificazioni perché poi salta sempre fuori qualcuno che le considera - o le vuole considerare - appesantimenti da buorosauri e le contesta... :wink:
18-8-2025 10:09

{odisseo}
I firmware fanno schifo per un mix di tre fattori importanti e interconnessi: le aziende spendono poco, le competenze dei programmatori spesso non sono all'altezza del compito, i test finali sono supeficiali. Ci fosse un ente che certifica i firmware, sarebbe un'altra cosa, ma i costi sarebbero proporzionati.
17-8-2025 19:47

Tanto le spendono i contribuenti...
22-6-2025 08:00

Litalia risolve democraticamente il problema dei pannelli solari semplicemente non installandoli! Soluzioni semplici geniali ( per il livello di questo governo sicuramente :twisted: ) e sopratutto senza spendere una lira. :vittoria:
21-6-2025 21:21

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