Gli SMS di autenticazione segreti non sono affatto segreti: meglio abbandonarli. (2)
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-06-2025]
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Gli SMS di autenticazione segreti non sono affatto segreti: meglio abbandonarli
Il problema è che questo settore è scarsamente regolamentato, ed è facilissimo diventare intermediari di miliardi di messaggi privati. In particolare, la Fink Telecom Services è nota agli esperti del settore per aver collaborato con agenzie di sorveglianza governative e con società specializzate nella sorveglianza digitale. Sempre Bloomberg sottolinea che "sia i ricercatori di sicurezza informatica, sia i giornalisti investigativi hanno pubblicato rapporti che accusano la Fink di essere coinvolta in vari casi di infiltrazione in account online privati." Il CEO dell'azienda, Andreas Fink, respinge le accuse.
Le aziende che usano gli SMS per autenticare i propri servizi sono così ansiose di contenere i costi che si appoggiano a lunghe e intricate catene di intermediari non verificati, anche se sanno che questo è un comportamento pericoloso. Una delle principali organizzazioni di settore, il GSMA, ha pubblicato nel 2023 un codice di condotta che sconsiglia questa prassi proprio perché permetterebbe ai criminali di intercettare gli SMS contenenti i codici di sicurezza. Ma si tratta di un codice di condotta volontario, e sembra proprio che manchi la volontà diffusa di applicarlo.
Il rischio che deriva da questa carenza di volontà è tutt'altro che teorico. Nel 2020, per esempio, è emerso che una serie di attacchi informatici ai danni di investitori in criptovalute aveva usato proprio questa tecnica: un criminale informatico aveva ottenuto in questo modo i codici di autenticazione necessari per accedere agli account di mail e a quelli di gestione delle criptovalute di una ventina di persone in Israele. E ci sono altri casi documentati di intercettazioni e sorveglianze governative basate su questo approccio.
Purtroppo l'industria della trasmissione degli SMS, che si stima abbia un valore di oltre 30 miliardi di dollari, non ha strumenti legali che le consentano di scremare eventuali intermediari disonesti. I grandi utenti, ossia le aziende, appaltano gli invii dei loro codici di autenticazione a uno di questi intermediari e non hanno modo di sapere se questi invii vengono subappaltati e se quel subappaltatore a sua volta cede il contratto a terzi, e così via, in un complicato gioco internazionale di scatole cinesi e di società che spesso non hanno nemmeno bisogno di una licenza per operare.
E i nostri codici di sicurezza viaggiano così in questo mare burrascoso come messaggi in bottiglia che tutti possono leggere, mentre noi crediamo di aver protetto i nostri account attivando gli SMS di autenticazione.
Per fortuna ci sono delle soluzioni.
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App di autenticazione e chiavi hardware, anche di scorta
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