Una cifra enorme, che però per l'azienda della Mela è quasi trascurabile.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-05-2021]
Chi pensa che Apple sia un'azienda di computer è rimasto davvero indietro. Non solo perché la parola Computer è sparita dal nome già nel 2007, ma perché il grosso dei suoi ricavi oggi viene dagli iPhone e dai servizi.
Nel 2019, Spotify si scagliò proprio uno di questi servizi, probabilmente il più popolare, ossia lo streaming musicale. Spotify sosteneva che Apple presentasse agli sviluppatori di app per lo streaming iscritti all'App Store delle condizioni lesive della concorrenza, e perciò chiamò in causa la Commissione Europea.
Questa avviò un'indagine antitrust, e tale indagine ha finalmente prodotto e pubblicato i risultati preliminari, dai quali si apprende che Apple potrebbe essere nei guai.
La Commissione ha infatti rilevato che Apple, sfruttando la propria posizione dominante, poiché da un alto gestisce l'App Store e dall'altro offre un proprio servizio di streaming, impone delle regole tanto drastiche da mettere in difficoltà i concorrenti e «privare gli utenti di scelte più economiche per lo streaming musicale, distorcendo la concorrenza».
Il mezzo con cui Apple ottiene questi risultati, secondo l'indagine, sta nelle alte commissioni richieste nell'App Store (pari al 30% di ogni acquisto) e nel divieto, rivolto dall'azienda agli sviluppatori, di informare gli utenti dell'esistenza di alternative.
Se tali affermazioni saranno confermate (dopotutto siamo ancora nella fase preliminare) allora Apple sarebbe accusata di violazione dell'articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (relativo all'abuso di posizione dominante sul mercato) e potrebbe essere condannata a pagare una sanzione pari a ben 27,5 miliardi di dollari.
È molto? Non per Apple: la cifra è stata infatti calcolata sul fatturato del 2020, e ammonta appena al 10% di quanto incassato dall'azienda della Mela in quell'anno.
Né, d'altra parte, è certo che Apple arrivi a dover pagare: potrebbe sempre riuscire a trovare una via d'uscita, o a concludere un accordo con la UE.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Gladiator