Battere Uber sul suo stesso terreno non è cosa facile e così Sidecar, azienda di San Francisco che offre servizi analoghi a quelli della più famosa concorrente, s'è inventata un "business collaterale".

Anziché limitarsi a organizzare lo spostamento di persone, Sidecar ha iniziato a interessarsi anche allo spostamento di beni e la cosa ha avuto tanto successo che oltre la metà delle entrate dell'azienda proviene dal trasporto di oggetti.

Il tutto avviene con le modalità rese celebri da Uber: non ci sono corrieri professionisti ma i singoli utenti possono mettere a disposizione il proprio mezzo e la propria guida per trasportare persone o cose, e il tutto si organizza dallo smartphone.

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Ora le attività di Sidecar si stanno per allargare ancora. Grazie all'accordo stretto con Meadow, gli utenti dell'azienda presto inizieranno a trasportare marijuana: ovviamente, soltanto quella usata per scopi medici.

Meadow è una start-up che si autodefinisce una «Uber dell'erba» e che già offre ai pazienti che necessitano di marijuana la possibilità di effettuare ordini ai vari dispensari disponibili in città. I dispensari consegnano poi la merce usando autisti propri.

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Ora, oltre a questi ultimi per la consegna ci sarà anche la possibilità di scegliere gli utenti di Sidecar. Così, chi prossimamente prenderà un'auto di Sidecar a San Francisco potrebbe viaggiare in compagnia di una dose di marijuana diretta verso il proprio paziente.

Sidecar assicura che la distribuzione avverrà in maniera legale e sicura: gli unici autisti che potranno trasportare il carico saranno pazienti in possesso dell'autorizzazione al consumo di marijuana a scopo medico e il "carico" viaggerà chiuso in una cassetta a prova di scasso; inoltre, l'app di Sidecar offrirà il mezzo per verificare l'identità del destinatario.

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