Cassandra Crossing/ Esistono ancora ingenui convinti che le loro smart TV non li stiano spiando. Madornale errore! Invece vi spiano sempre di più. Tutte!
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-07-2025]
Qualcuno dei 24 informatissimi lettori di Cassandra, nelle sue navigazioni in Rete, avrà forse "inciampato" in un nuovo acronimo ACR — Automatic Content Recognition, un sistema usato dai fabbricanti di smart TV per tracciare i loro clienti. Recentemente l'argomento è stato rilanciato su diversi blog e podcast, ma non è mai diventato mainstream.
Per questo motivo Cassandra ve ne parlerà, nella sua nuova veste di predicatrice della riduzione del danno, perché la dimensione del danno alla privacy che l'ACR sta procurando alla generalità della popolazione di questo pianeta ha ben pochi precedenti, e perché il tecnocontrollo è tanto più insidioso quanto meno è conosciuto e più è impercettibile. Inoltre, per una volta le possibilità di eliminarlo completamente esistono: quindi, per coloro che vorranno ascoltare, un interessante premio è a portata di mano in termini di riduzione del danno. E se la cosa non sembrasse di vostro interesse, (ri)ascoltate quello che V diceva a riguardo, che fa sempre bene
Come d'abitudine, prima di tutto un po' di storia. Cassandra lo prediceva da tempo, anche in questo video, registrato al Festival del Giornalismo per l'appunto nel lontano 2015.
Il sogno bagnato di tutti i produttori di contenuti è sempre stato di poter conoscere esattamente come, quando e quanto i propri prodotti venissero utilizzati. Dopo anni, la diffusione pervasiva di Internet rendeva questo teoricamente possibile e fin dal 2011 vennero realizzati i primi sistemi di rilevazione degli ascolti sulle piattaforme dell'epoca, come Shazam.
Ai produttori dei contenuti era perfettamente evidente che queste tecnologie diventano sempre più potenti quanto più sono invasive della privacy degli utenti e man mano che gli apparecchi di fruizione diventano più informatizzati e più connessi. Per intercettare la fruizione dei contenuti video rimaneva tuttavia un limite difficilmente superabile; il fatto che la loro riproduzione sulle TV avvenisse da una quantità di fonti molto diverse come file, DVD, PC, programmi televisivi e servizi di streaming.
L'idea brillante, nata nel 2015 per unificare e rendere universale il tracciamento di qualsiasi cosa venisse riprodotta da una TV, è stata quella, davvero tanto semplice quanto diabolica, di catturare continuamente degli screenshot di quello che veniva mostrato a video, di portarseli a casa e di riconoscere direttamente su questi screenshot cosa l'ignaro spettatore stesse guardando.
Sfruttando la crescente potenza di calcolo e di connessione delle nuove smart TV il sistema ACR si è diffuso in maniera capillare, fino a riguardare la totalità degli apparecchi prodotti negli ultimi tre anni. Per questo motivo, da diversi anni è diventato impossibile acquistare un apparecchio televisivo che non incorpori l'ACR. Questo ha permesso a un'intera industria, quella dei fabbricanti di smart TV, di avere una nuova e importante fonte di guadagno, che per alcuni fabbricanti è più grande di quella derivante dalla vendita degli apparecchi stessi.
Se vi foste mai chiesti perché le smart TV sono sempre più potenti e sempre più economiche, ora avete la vostra risposta. Come nel caso delle stampanti e delle cartucce di inchiostro, i fabbricanti guadagnano molto di più dall'utilizzo dei loro apparecchi che dalla vendita iniziale.
Mentre agli utilizzatori delle stampanti era perfettamente chiaro questo meccanismo commerciale, fatto di stampanti a prezzi stracciati e cartucce a prezzi astronomici, per gli ignari possessori di televisori l'ACR rimaneva un perfetto sconosciuto, poiché non creava costi ulteriori. Per fortuna recentemente la notizia ha cominciato ad apparire sulla stampa specializzata, sia estera che italiana.
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ACR, una specie di Windows Recall nel televisore
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