Per bloccare e sbloccare il PC in automatico, la webcam dovrà essere sempre attiva.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-04-2021]
Il primo aggiornamento semestrale di Windows 10 (noto come Windows 10 21H1) non è ancora in distribuzione ma Microsoft è già alacremente al lavoro sul secondo aggiornamento, che con ogni probabilità sarà chiamato Windows 10 21H2 e al momento è conosciuto con il nome in codice di Sun Valley.
Sarà un aggiornamento notevole Sun Valley, perché porterà con sé novità sia "sotto al cofano" sia più visibili, con modifiche all'interfaccia in generale e alla barra dei task e al menu Start in particolare.
Tra le modifiche non estetiche ma funzionali, ce n'è una che merita una menzione poiché è frutto di un'API ideata da Microsoft qualche anno fa e poi apparentemente accantonata dal gigante di Redmond, per essere adoperata soltanto da alcuni produttori di hardware.
Si tratta dell'API che fornisce la funzionalità Human Presence, vista all'opera su alcuni portatili di fascia alta di Dell e Lenovo tramite applicazioni proprietarie ma ancora non attivata nel sistema operativo di Microsoft.
Con Sun Valley, Human Presence diventerà una caratteristica integrata in Windows 10, e farà esattamente ciò che il nome lascia immaginare: rileverà la presenza o l'assenza di un "essere umano", ossia di un utente, davanti allo schermo.
Facendo uso della webcam, Windows potrà riconoscere se l'utente sia davanti al monitor oppure se si sia allontanato. Quindi, in base alla policy impostata nei Criteri di Gruppo, potrà bloccare automaticamente il computer - esattamente come se l'utente avesse premuto Win + L prima di andarsene - dopo un periodo di tempo predefinito: immediatamente, due minuti, 30 secondi oppure 10 secondi.
La policy consente anche di impostare una distanza per il rilevamento, superata la quale l'utente sarà considerato "assente": la versione americana attualmente integrata nell'anteprima permette di scegliere un valore compreso tra 1 e 4 piedi, ossia tra circa 30 centimetri e 1,2 metri.
Chiaramente, Human Presence funziona anche in senso inverso: quando la presenza dell'utente viene nuovamente rilevata, il computer viene automaticamente sbloccato, senza che l'"umano" debba mettere le mani sulla tastiera o sul mouse.
È chiaro che una tale funzionalità, per poter svolgere il proprio compito, deve tenere la webcam continuamente in funzione: viene quindi da chiedersi, in modo un po' cattivello, quanto ciò faciliterà le violazioni della privacy se e quando sarà scoperto in Windows un bug che permetta di sfruttare Human Presence.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Gladiator