Allora, che cosa si può fare?

Minima complessità necessaria (4)



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-04-2025]

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Minima complessità necessaria

Intanto si potrebbe fare qualcosa, oltre che preoccuparci? Esiste una regola molto semplice, che può essere applicata su tutte le scale, dall'individuo allo stato nazionale. Può essere applicata nei campi più svariati: protezione dei dati personali, sicurezza dei sistemi critici, utilizzo di apparecchiature informatiche o intelligenti, vita digitale quotidiana. Può essere impiegata in casa, negli ospedali o in un campo di battaglia.

L'enunciato è molto semplice: utilizzare sempre la minima complessità necessaria. In ogni cosa. Gestire una rete elettrica o far funzionare una contabilità, progettare un'astronave o uno smartphone, combattere una battaglia o una guerra, utilizzare un'automobile o un televisore, fare un pagamento o chattare. La minima complessità necessaria.

Devi pagare un caffè? Niente sistemi contactless online, ma qualche moneta. Devi chattare con un amico? Non un social ma una chat semplice. Devi fare una telefonata? Un telefono fisso o un cellulare non-smart.

Devi sottrarti al tecnocontrollo? Niente smartphone ma un computer con solo software libero. Devi risolvere un problema di calcolo? Usa algoritmi e non modelli linguistici. Devi avere la corrente in casa? Un contratto chiaro, con tariffa fissa e senza aggiornamenti od obblighi di acquisto di altre cose.

Hai bisogno di telefonare? Una ricaricabile senza domiciliazione e tutto incluso. Devi scrivere un testo? Rispolvera grammatica e sintassi, scrivi quello che vuoi e usa un correttore ortografico e sintattico. Devi scrivere in un altra lingua che conosci poco? Scrivi bene nella tua, usa un traduttore e verifica e aggiusta il risultato.

Devi scrivere qualcosa senza sapere cosa, senza fare fatica, senza curarti della correttezza del risultato? In parole povere devi usare un LLM? Ecco un ottimo cattivo esempio; al di là della qualità del risultato, usare un LLM significa impiegare dei datacenter che contengono un sistema grande, complesso, costoso, energivoro, proprietario, centralizzato e notoriamente poco affidabile, invece di utilizzare un metodo deterministico, magari un algoritmo da sviluppare e condividere, facendolo girare su un laptop.

È però necessario pensare, volere, cambiare abitudini, essere di esempio e perseverare. E non è detto che ci si riesca. E non è detto che basti.  Ma la profezia di oggi, prendendo a prestito il motto mandaloriano, si riassume semplicemente in "Questa è la via".

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 6)

Premesso che sono in generale d'accordo con tutto il commento di janez anche se non lo ho riportato èer intero, vorrei solo sottolineare una ulteriore difficoltà nell'utilizzare sempre la minima complessità necessaria. In tante situazioni, per poter comunque interagire con il mondo in modo adeguato, l'impegno necessario a ridurre le... Leggi tutto
18-4-2025 18:37

il rasoio di Occam, creato in una epoca dove nemmeno sapevano cosa volesse dire informatica e elettronica, affronta proprio alla radice il problema filosofico di fare qualcosa eccessivamente complesso ( Occam si riferiva alle costruzioni teoretiche che più sono complesse e più si espongono all'incorrere in un errore voluto oppure no) lo... Leggi tutto
17-4-2025 15:45

cavolo, complesso parlare di minima complessità... e le implicazioni sono tante anche al di fuori dell'informatica. Percepire la complessità nell'attuale mondo informatico è cosa da non dico esperti, ma quantomeno da competenti o appassionati/informati. Stranamente proprio i meno competenti non percepiscono questa complessità, perché in... Leggi tutto
17-4-2025 12:07

La causa non è il profitto: la causa è il potere. Il profitto è solo lo strumento per conseguirlo.
16-4-2025 11:35

{Martino}
stiamo risolvendo i sintomi e non la causa. Se la causa è il profitto, questo dobbiamo risolvere. La tecnologia non fa che amplificare la morale umana, ed è lì che bisogna intervenire se vogliamo risolvere
16-4-2025 08:41

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