Spiccioli di Cassandra/ Sherlock Holmes prestava attenzione agli indizi più minuti e riusciva a trarne la verità. Tutti possono provarci, anche Cassandra.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-05-2025]
«Elementare, Watson» nell'eloquio di Sherlock Holmes precedeva sempre la spiegazione che gettava luce sui casi più astrusi. Partendo da dettagli apparentemente insignificanti e lavorando in maniera "costruttivista", Holmes risolveva i casi più complessi e astrusi. Nella sua piccola ma lunga carriera, anche Cassandra ha prestato attenzione ai particolari, piccoli ma non insignificanti, che talvolta sono sintomi poco evidenti di mali maggiori. Per questo motivo, oggi la vostra profetessa preferita vi racconterà una storiella, anche se non ancora conclusa, e le deduzioni che da essa, in perfetto stile holmesiano, è riuscita a trarre.
La nostra storia inizia in via Rondinelli, strada del centro fiorentino dove ha sede l'agenzia di una banca in cui Cassandra si reca per le sue esigenze di contante. Gli interessati dell'agenzia e della banca potranno riconoscersi facilmente. La sede ha tre sportelli automatici Bancomat, di tipo diverso ma dello stesso produttore. La nostra storia inizia, non a caso, poco dopo Capodanno, per l'esattezza il 5 gennaio di quest'anno.
Avvicinandosi a uno degli sportelli Bancomat, Cassandra notava immediatamente una scritta che occhieggiava in un angolo dello schermo; perciò passava in modalità di massima allerta. I terminali Bancomat - non tutti lo sanno - utilizzano Windows, proprio come certi cartelli luminosi delle stazioni ferroviarie, che sono stati oggetto di una famosa e ormai antica esternazione sulla inutile, anzi dannosa, complessità delle applicazioni informatiche.
Un rapido esame rivelava che tutti e tre gli sportelli, apparentemente funzionanti, visualizzavano lo stesso messaggio. Era evidente che lo scoccare della fine d'anno era coinciso con la scadenza delle licenze di Windows dell'organizzazione che aveva realizzato e gestiva questi sportelli; quale sia l'organizzazione è del tutto inessenziale per ciò che ci interessa. Cassandra, stimolata dalla situazione, si faceva un appunto mentale di verificare periodicamente dopo quanto tempo sarebbe stato risolto il problema, che sembrava non avere altre conseguenze, riattivando le licenze.
Iniziamo dall'unico lato positivo della questione: la presenza di un messaggio di riattivazione della licenza in uno sportello Bancomat dimostra che gli sportelli bancomat non erano più basati su versioni antidiluviane e non più mantenute di Windows, come in passato, ma almeno su Windows 7 o superiori. In passato ne ho visti con Windows XP!
Ahimè sì, uno sportello bancomat contiene un intero sistema operativo general purpose, con browser Internet, applicazioni di base e una quantità di altre funzioni assolutamente inutili per il suo scopo. Ma commenteremo questo fatto alla fine.
Vale anche la pena di notare che le organizzazioni che devono gestire applicazioni informatiche fortemente condizionate da questioni tecnologiche e legali, sono (o dovrebbero essere) ben strutturate al proprio interno, con processi e responsabilità ben definiti. Questo non sempre porta a risposte rapide, ma di solito ben realizzate.
La mancata riattivazione del sistema operativo poteva infatti condurre a tre ordini di problemi:
1. un danno di immagine, con conseguenze reputazionali per l'organizzazione che gestiva o brandizzava (che termine orrendo!) gli sportelli;
2. una violazione di licenza software, con conseguenze di tipo economico o legale per l'azienda;
3. un possibile danno alla clientela, se la scadenza della licenza avesse portato alla disabilitazione del sistema operativo e quindi al blocco degli sportelli, o peggio a loro malfunzionamenti.
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Sistemi troppo complessi e fallimenti inevitabili
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