[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-03-2024]
In un racconto del 1951 - Chissà come si divertivano! - Isaac Asimov immagina la scuola del 2155: è personalizzata, nel senso che ogni studente impara a casa propria, ed è diretta da un «maestro meccanico», ossia un robot con intelligenza artificiale che impartisce le lezioni e corregge i compiti.
A quel punto ancora non siamo arrivati ma per quanto riguarda la correzione dei compiti l'ubriacatura generale da IA ha già prodotto un primo risultato: Writable, che sta iniziando a venir usato negli Stati Uniti.
Secondo quanto riporta Axios, gli insegnati che si occupano degli anni equivalenti a elementari e medie stanno, silenziosamente ma in numero crescente, appoggiandosi a Writable per ottenere suggerimenti nella preparazione delle lezioni ma anche per correggere i compiti e assegnare i voti.
Writable - che peraltro non è l'unico sistema del genere esistente: si possono citare anche Crowdmark, EssayGrader e Gradescope - si basa su ChatGPT e promette di far risparmiare molto tempo: in un attimo può suggerire come strutturare un intero ciclo di lezioni su un dato argomento, o avanzare ipotesi su come rendere l'insegnamento più coinvolgente.
Inoltre, può sobbarcarsi tutto il lavoro dedicato alla correzione di compiti e verifiche. Questo, se fatto bene, dovrebbe portare non soltanto all'individuazione degli errori ma anche alla formulazione di un feedback costruttivo in base al quale l'alunno possa migliorarsi; oppure può venire affidato completamente alla IA.
In teoria, il modus operandi dell'insegnante che si affida a Writable dovrebbe comprendere una revisione della correzione operata dalla IA, personalizzandola in base alle caratteristiche dell'alunno cui è diretta; la reale possibilità è però che la pigrizia facilmente prenda il sopravvento e uno strumento che può essere utile venga usato oltre le sue possibilità, creando così danno anziché aiutare.
In casi estremi, non soltanto soluzioni come Writable potrebbero portare un insegnante a diventare meno familiare con la sua stessa materia, demandando tutta la preparazione delle lezioni e delle verifiche, oltre alla correzione dei compiti, alla IA; ma, come sappiamo, una IA non è infallibile: può sbagliarsi e addirittura formulare frasi dal contenuto apparentemente verosimile ma del tutto falso.
L'azienda che ha creato Writable è probabilmente ben conscia del rischio e infatti propone il prodotto come un mezzo tramite il quale gli insegnanti possono guadagnare più tempo libero per dedicarsi ad altre attività che una IA non sarebbe in grado di compiere, come l'interazione diretta con gli studenti e con la preparazione di insegnamenti personalizzati, non certo come un sostituto completo alla valutazione umana del materiale di insegnamento o degli elaborati degli alunni.
Questo utilizzo previsto può naturalmente verificarsi, nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore, lo studente farà scrivere il tema a una incarnazione di ChatGPT e l'insegnante lo farà correggere a un'altra incarnazione della stessa IA.
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