Come Linux e macOS, consentirà di eseguire comandi con privilegi di amministratore dal Terminale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-02-2024]
In maniera lenta ma costante, Windows si sta avvicinando sempre più a Linux, almeno per quanto riguarda gli strumenti da linea di comando messi a disposizione degli utenti.
Accanto all'ormai noto WinGet (che ricorda molto da vicino l'apt-get di Debian) sta per arrivare un comando del tutto identico a quello da tempo disponibile sui sistemi Linux (e Unix-like in generale, come anche macOS): sudo.
Chi usa spesso il Terminale di Windows (o la PowerShell, o il Prompt dei Comandi) capisce immediatamente perché Microsoft sta decidendo di implementarlo: capita sin troppo spesso di aprire un Terminale con privilegi limitati, impartire un comando, e doverlo poi ridare dopo aver aperto un altro Terminale, stavolta con privilegi di amministratore.
Sudo permette di aggirare questa seccatura e anche di eseguire comandi con privilegi di amministratore anche in terminali che mantengono i propri privilegi limitati.
Esattamente come nel mondo Linux, infatti, l'utilizzo è molto semplice: basta anteporre a ogni comando la parola sudo per far sì che Windows automaticamente chiede l'elevazione dei privilegi per eseguire quel singolo comando.
Pertanto, se si vuole eseguire il comando diskpart (che richiede privilegi amministrativi) da un terminale "limitato", diventa sufficiente digitare sudo diskpart per poterlo fare.
Le opzioni di configurazione di sudo consentono di configurarne il comportamento: si può scegliere infatti se aprire una nuova finestra ogni volta che si esegue un comando con anteposto sudo, se eseguire il comando nella stessa finestra, e anche se disabilitare temporaneamente l'input di comandi durante l'esecuzione del comando.
L'ultima build di Windows 11 (al momento in cui scriviamo) contiene già queste opzioni nella sezione Per sviluppatori delle Impostazioni, ma il comando sudo ancora non è abilitato.
Considerato lo stato dello sviluppo sembra facile prevedere, tuttavia, che lo sarà in una delle prossime build; più complicato è immaginare se sarà parte dell'aggiornamento 24H2 o se invece arriverà nelle versioni stabili di Windows 11 separatamente.
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