Il gruppo di criminali informatici che ha violato Nvidia, Samsung e Microsoft sarebbe composto da giovani e giovanissimi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-04-2022]
Negli ultimi tempi s'è fatto un gran parlare del gruppo di hacker noto come Lapsus$ che, apparentemente con la complicità di alcune talpe, ha violato i sistemi di grandi aziende come Nvidia, Samsung, Microsoft e altre ancora.
Si tratta di hacker che amano la notorietà al punto da avere anche un canale Telegram, al quale sono iscritte circa 45.000 persone e che sembrano interessati più a "farsi un nome" che ai concreti vantaggi derivanti dai ricatti che presentano alle aziende violate, un dettaglio che - secondo diversi esperti intervistati dopo gli attacchi - fa pensare che si tratti di persone piuttosto giovani.
Ora questa ipotesi pare aver trovato conferma. La BBC racconta infatti che due adolescenti britannici, un sedicenne e un diciassettenne, sono stati arrestati e denunciati per aver ottenuto accesso illegale a dei sistemi informatici proprio come parte del gruppo Lapsus$.
Nel dettaglio, al diciassettenne vengono imputate tre accuse di accesso non autorizzato a computer con l'intenzione di manomettere dati, un'accusa di furto d'identità e un'ulteriore accusa di accesso non autorizzato a sistemi informatici con l'intenzione di bloccare l'accesso ai dati.
Il sedicenne è accusato dei medesimi reati ma anche di uno ulteriore: l'aver utilizzato un computer per ottenere un accesso non autorizzato a un programma.
Per arrivare ai due ragazzi - i cui nomi non sono stati rivelati, poiché sono minorenni - si è arrivati dopo un'indagine internazionale, ma essi non sono i soli a essere ritenuti parte della rete di hacker: altre cinque persone nel Regno Unito sono attualmente oggetto di indagine da parte della polizia, secondo le dichiarazioni delle autorità.
A far pensare che i due adolescenti britannici siano coinvolti non ci sono soltanto le prove raccolte dalla polizia: poco dopo l'arresto, prima ancora che la notizia diventasse pubblica, Lapsus$ aveva annunciato sul proprio canale Telegram che alcuni di loro si sarebbero presi «una vacanza».
Le attività non si sono fermate, comunque: pochi giorni dopo il gruppo ha rilasciato i dati sottratti a un'azienda argentina.
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