Apple ha fatto l'interesse degli utenti?

Cassandra Crossing/ Respingendo le richieste del governo inglese, davvero non ha ceduto?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-04-2025]

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Foto di Callie Morgan.

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Apple respinge le richieste del governo UK. Ma davvero non ha ceduto?

Apple ha fatto l'interesse degli utenti?

Apple dichiara pubblicamente di aver fatto un parziale dietro-front nel miglioramento della protezione dei dati dei suoi utenti. Da quando Tim Cook ha preso le redini di Apple, quest'ultima ha fatto della privacy uno dei tratti distintivi dei suoi prodotti, anche nella comunicazione pubblicitaria. 

In questo Apple è un caso isolato e, da questo punto di vista, cerca di tutelare i propri utenti molto più della concorrenza. 

Bisogna tuttavia notare che Apple, realizzando protezioni che, a suo dire, nemmeno lei è in grado di aggirare, ottiene anche l'importante vantaggio di scaricarsi dalle responsabilità legali connesse a essere costretta a violare la privacy dei propri utenti.

Apple non ha fatto gli interessi degli utenti?

Questo evento è avvenuto in un panorama tecnico in cui, ormai da anni, gli smartphone Apple sono considerati i telefoni più difficili da "acquisire" nell'ambito della computer forensics.

Semplificando moltissimo una situazione tecnicamente complicata, l'ADP avrebbe esteso anche alla parte cloud il livello di protezione che Apple aveva realizzato solo su alcune app, cioè quello in pratica più attaccabile.

Apple ha fatto i propri interessi?

Le multinazionali sono entità non umane, il cui unico dovere è quello di realizzare dividenti per i propri azionisti. Le loro altre caratteristiche distintive, particolarmente quelle pubblicizzate, sono delle sovrastrutture necessarie a ottenere lo scopo principale nel modo più efficace, rispettando per lo stretto necessario i vincoli dati dai sistemi legali, dai governi e dal bilanciamento dei poteri.

Apple in particolare è sempre ricorsa a tutte le possibilità progettuali tecniche e legali per massimizzare quello che in termini neutri è chiamato vendor lock-in. Si tratta cioè di creare una dipendenza artificiale (tipo droghe pesanti o tabacco) per cui chi ha comprato un prodotto Apple trova molto semplice continuare a usarlo e anche comprarne altri; al contrario gli è difficilissimo compiere il tragitto inverso, senza rinunciare a una parte dei propri dati e della propria vita digitale.

Per questo motivo - che non è un giudizio negativo su Apple e le altre multinazionali, ma solo l'enunciazione di un principio di realtà - possiamo tranquillamente dire che il fatto che anche questa volta Apple abbia fatto i propri interessi è l'unica certezza di tutta questa faccenda.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 6)


Questa è un'attività in cui Apple è sempre stata particolarmente attenta e brava per cui non stupisce che, ancora una volta, ne sia uscita guadagnandoci. Leggi tutto
29-3-2025 15:23

Francamente questa mi sembra una velata, e neanche troppo, presa per i fondelli... :roll: Leggi tutto
29-3-2025 15:18

Il perché direi sia piuttosto ovvio se al governo di sua maestà questo è sufficiente. Leggi tutto
29-3-2025 15:16

Qui la politica si fa più complessa, e ad oggi, al netto della cialtroneria del cerchio comico di Trump alla casa bianca, non c'è nessun indizio che il governo americano possa fare pressioni sulla Apple di Tim Cook per accontentare il governo di Starmer, definito da Musk con termini irriguardosi, ed Apple non ha un vero interesse... Leggi tutto
27-3-2025 18:45

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