100 Trucchi per Windows 7 e Windows 8: approfondiamo la conoscenza del Master Boot Record e della GUID Partition Table.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-06-2015]
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100 Trucchi per Windows 10, Windows 8 e Windows 7
Proseguiamo la serie di articoli che svela i migliori trucchi per ottenere il massimo da Windows 7 e Windows 8.
In ogni articolo presentiamo un trucco, coprendo argomenti che vanno dalle modifiche, all'aspetto, ai segreti per rendere più veloce il sistema operativo.
MBR e GPT sono oscuri acronimi di Master Boot Record e GUID Partition Table, rispettivamente: servono al sistema operativo per avere il controllo della gestione al caricamento delle memorie di massa all'avvio e durante l'uso della macchina.
Svolgono ambedue lo stesso compito ma sono incompatibili tra loro e non possono coesistere.
Ambedue gli standard hanno comunque il compito di gestire le informazioni sull'architettura di gestione e sulle funzioni di collegamento e utilizzo tra macchina (intesa come hardware) e sistema operativo, anche se funzionano in maniera differente (da cui l'incompatibilità).
Il Master Boot Record è quello dei due con maggiore anzianità di servizio: comparve sul Pc fin dalle più vecchie versioni del sistema operativo. È efficiente, robusto, capace di resistere agli errori.
Utilizza i primi 512 byte dell'hard disk per custodire la struttura delle partizioni, in termini sia di architettura interna che di priorità di intervento (partizione attiva). Ha però due limitazioni importanti che, considerate trascurabili al momento della definizione dello standard (anni ‘80), sono sempre più divenute una palla al piede con l'evoluzione dei sistemi.
Innanzitutto il Master Boot Record non supporta più di 4 partizioni primarie: occorre ricorrere a una manipolazione dell'ultima, definendola estesa, per creare partizioni logiche aggiuntive. Inoltre, sempre in ottica primaria, esiste un limite fisico alle memorie di massa, che non possono superare le dimensioni di 2 Tbyte.
L'aumento sempre più rapido dello spazio disponibile su disco ha portato all'introduzione della GUID Partition Table (frammento del più esteso standard UEFI) che supera ambedue le limitazioni: il confine massimo è di 9,44 ZByte e il numero di partizioni è illimitato, anche se sistemi operativi correnti limitano questo valore a 128.
Windows supporta la GUID Partition Table dalla versione 8, ma solo nella versione a 64 bit. Apple adotta GPT come unico sistema possibile per macchine basate su processore Intel. Linux è indifferente ad ambedue i sistemi.
Come si fa a capire se un disco utilizza il MBR o la GPT? La risposta è quanto mai semplice: si apre il prompt di comando come amministratore e si digita “diskpart”.
Nella finestra che si aprirà scriveremo “list disk” e otterremo un risultato simile a quello visibile in figura. Nell'ultima colonna a destra un asterisco indicherà le memorie che utilizzano lo standard GPT. In alternativa si può usare un programma ad hoc, come il pregevole Hard Disk Manager di Paragon.
È possibile convertire un disco da uno standard all'altro utilizzando questo stesso programma o, se si desidera un freeware, cercando sul web un pacchetto di partizioni (per esempio AOMEI Partition Assistant). In ambedue i casi, cliccando con il tasto destro su un disco, è possibile effettuare la conversione nell'uno e nell'altro senso.
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Attenzione, però; come abbiamo già detto i due standard sono incompatibili per cui è necessario salvare il contenuto del disco trattato prima dell'operazione, pena la perdita irrecuperabile dei dati.
Una nota; alcuni programmi possono risentire dell'aggiornamento a GPT. È il caso, per esempio, di Try&Decide di Acronis True Image, eccellente funzione peraltro scomparsa, ahimé, nella versione 2015.
Continua la prossima settimana.
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